Dalla Regione Emilia-Romagna a Parma sono in arrivo molti finanziamenti per agricoltura, ambiente e sanità, nulla per l’aeroporto Verdi, inceneritore acceso ancora per parecchi anni. Il tutto nel quadro della “fine del policentrismo” – che da molti anni caratterizza la realtà politica, amministrativa ed economica dell’Emilia-Romagna – nel segno di un accentramento di funzioni fondamentali come le Fiere. E’ il succo della visita della cosiddetta “giunta itinerante” guidata da Stefano Bonaccini, oggi in visita a Parma e provincia per valutare potenzialità e bisogni del territorio. Un’iniziativa attuata dal governatore e dai suoi assessori dall’inizio del mandato, giunta alla decima tappa.
Dopo essere passati in mattinata da Fidenza, Borgotaro e l’accademia di cucina Alma di Colorno, Bonaccini e alcuni suoi assessori hanno fatto tappa nelle sedi di Comune e Provincia di Parma. Insieme al sindaco Federico Pizzarotti ha illustrato gli investimenti realizzati e quelli in programma per il parmense.
AEROPORTO
Il futuro del Verdi dipende da eventuali investimenti di privati. “La Regione – ha scandito infatti Bonaccini – non metterà risorse pubbliche senza che vi siano concrete possibilità di un ritorno degli investimenti. Per noi gli aeroporti debbono stare sul mercato da soli. Siamo però disponibili a dare collaborazione, ad esempio sul piano infrastrutturale, dove i privati vogliano fare investimenti concreti”. La strategia perseguita dalla giunta è quella di uscire o di ridurre le proprie partecipazioni societarie negli scali della Regione. Tuttavia, “nel Piano regionale per le infrastrutture 2025, l’aeroporto di Parma è definito strategico nella vocazione di cargo” ha spiegato l’assessore ai Trasporti Raffaele Donini. Tra gli incontri di oggi è previsto anche, in serata, quello con la dirigenza dell’aeroporto Verdi che illustrerà agli assessori regionali il nuovo piano economico e finanziario e di sviluppo. Un progetto che vede in prima fila anche il Comune, impegnato con Stu Authority nelle operazioni di coordinamento per l’eventuale realizzazione di future opere di collegamento con la città, come ha ricordato Pizzarotti annunciando una presentazione ad hoc.
Quanto alla Ti-Bre, Bonaccini e Donini hanno ribadito che “è prioritario il raddoppio della ferrovia Pontremolese”, mentre l’autostrada è stata retrocessa a priorità 2 dal momento che “mancano i fondi per la partenza del primo pezzo del cantiere, inutile partire con il secondo tratto”.
INCENERITORE
L’obiettivo della Regione, secondo direttive europee, è raggiungere una quota del 70% di raccolta differenziata (Parma e provincia sono già al 73%) per l’anno 2020. “Se ci riusciremo potremo chiudere tutte le discariche, tranne alcune per i rifiuti speciali – spiega Bonaccini – questo ci permetterebbe anche di spegnere qualche inceneritore. Ma chi pensa di risolvere il problema dei rifiuti chiudendo domattina tutti gli inceneritori non sa di che cosa parla”. Parole pronunciate, per inciso, alla presenza dell’assessore comunale all’Ambiente Gabriele Folli, della vice sindaco Nicoletta Paci (già membro del comitato per la Gestione corretta dei rifiuti di Parma) oltre che del sindaco Pizzarotti: nessuno di loro si è espresso sul tema.
AGRICOLTURA
La giunta regionale ha appena approvato un bando per finanziare investimenti nella filiera agroindustriale: 60 milioni di euro, nell’ambito del Programma di sviluppo rurale che prevede due miliardi di stanziamenti fino al 2020 (entro quest’anno la Regione ne erogherà la metà). I destinatari sono le imprese di trasformazione e commercializzazione, quindi anche salumifici e produttori di Parmigiano Reggiano. Le risorse copriranno le spese per investimenti negli impianti, attrezzature, tecnologia innovativa, sicurezza alimentare e miglioramento dell’impatto ambientale. Domande di finanziamento sono aperte dal 15 aprile al 30 giugno per progetti da 250mila euro fino a un massimo di 5 milioni. “Verrà data priorità ai soggetti che si aggregheranno – spiega l’assessore Caselli – ai produttori di Dop e Igp e bio, ai giovani e alle imprese di montagna”.
CASSA D’ESPANSIONE
Un annuncio importante per il territorio è arrivato dall’assessore per le Politiche ambientali e la Difesa del suolo Paola Gazzolo: “Stiamo rispettando in pieno le tempistiche per gli appalti della nuova cassa d’espansione sul Baganza (il torrente esondato in città nell’ottobre 2014, ndr): a febbraio abbiamo assegnato la progettazione definitiva, pensiamo di chiudere entro l’estate le procedure per la Valutazione di impatto ambientale. Nel 2017 dovrebbero avviarsi i cantieri”.
Nel 2016 la Regione ha stanziato 15 milioni di euro per lavori di manutenzione e consolidamento di opere nel parmense: i cantieri avviati saranno 40. Tra questi, oltre 5 milioni sono destinati a lavori sul ponte ferroviario della linea ferroviaria Parma-Brescia a Colorno. Oltre tre milioni di euro saranno investiti dall’Aio per la messa in sicurezza dei fiumi Po ed Enza e dei torrenti Stirone e Parma. Con le risorse del Fondo di solidarietà europeo saranno completati i lavori post-alluvione sul Baganza e i consolidamenti nella Valtaro.
EDILIZIA OSPEDALIERA
Domani la Regione Emilia Romagna presenterà stanziamenti per 80 milioni per l’edilizia ospedaliera. A Parma ne saranno destinati tra i 6 e i 7, ha infine annunciato l’assessore regionale a Scuola e Università Patrizio Bianchi: 5 per il nuovo Day Hospital onco-ematologico e il centro prelievi del Maggiore, circa 800mila per la Casa della Salute di Fornovo e 750mila per l’ospedale di Borgotaro.