Se negli anni ’90 gli ultimi a Reggio, ovvero quelli che non avevano di che sopravvivere, rappresentavano tra l’1 e il 2%, sono diventati nel 2000 tra il 3-5% mentre i penultimi, quelli comunque in notevole indigenza sono oggi circa il 30% della popolazione. Accertata. Perché esiste anche una povertà sommersa, fatta cioè di persone che non accedono per orgoglio e vergogna ai servizi degli enti locali e degli organismi di volontariato.
E’ con questa premessa sociale che la fondazione Manodori ha presentato Welcom (il Welfare di comunità) lanciando un nuovo bando contro le fragilità che consiste nello stanziare 1 milione di euro e nel chiamare a raccolta, dapprima con idee poi con servizi in rete, tutti i soggetti, pubblici e privati, il 2 aprile nell’aula magna dell’università in viale Allegri, in grado e con la volontà di lottare contro la piaga della crisi.