Frattura interna alla Cgil che diventa un monocolore landiniano

Gestione unitaria addio; non accadeva dal dopoguerra. La minoranza “camussiana” esce dalla segreteria
mora
Il segretario provinciale Guido Mora

Una clamorosa spaccatura si è consumata nella Cgil reggiana: al termine di una drammatica assemblea generale, la minoranza (che si riconosce in Susanna Camusso) ha dichiarato rotto il patto unitario interno ed è uscita dalla segreteria provinciale, con un proprio coordinamento promosso da Matteo Alberini, Luca Chiesi e dai segretari di alcune categorie tra le più rappresentative: pensionati, edili, alimentaristi, chimici-ceramica-abbigliamento, bancari.

La rottura è avvenuta sulla sostituzione di Matteo Alberini, rappresentante della minoranza interna con Luca Marchesini, della sinistra sindacale che da sempre controlla la Camera del Lavoro di Reggio Emilia. A quel punto la “minoranza” ha denunciato il patto che sino ad oggi ha garantito una gestione, seppur sul fil di lana, unitaria intorno al segretario provinciale Guido Mora.

Con l’elezione di Marchesini è esploso un conflitto che covava da tempo tra i“camussiani” e la sinistra di “Democrazia e Lavoro” guidata a livello nazionale da Gianni Rinaldini  e che oggi è unita al progetto politico di Coesione Sociale del leader Fiom Maurizio Landini. In segreteria a Reggio restano dunque solo i “landiniani” e la “vendetta” centrale non si è fatta attendere.

 

Total
0
Condivisioni
Prec.
Inquinamento, l’Emilia-Romagna è ancora oltre i limiti

Inquinamento, l’Emilia-Romagna è ancora oltre i limiti

Sempre troppi gli sforamenti di pm10 e ozono

Succ.
Processo Aemilia a Reggio? Sì, no, be, bi, bo?

Processo Aemilia a Reggio? Sì, no, be, bi, bo?

Nessuna certezza dal summit romano al Ministero sulle sorti geografiche della

You May Also Like
Total
0
Condividi