Hanno cercato di investire i poliziotti, speronato la macchina degli uomini della questura cercando di scappare durante il movimentato inseguimento che ne è seguito lungo la via Emilia tra Reggio e Parma. Ma alla fine, nonostante la fitta rete di coperture che i familiari hanno tessuto per sviare le indagini, sono stati identificati ed arrestati.
Si tratta due nomadi sinti già conosciuti dalle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio, Emanuele De Marco 38enne e Patrick Bull 34enne, residenti in provincia di Reggio che non hanno desistito nemmeno quando un poliziotto ha sparato in aria con la pistola d’ordinanza.
Durante l’inseguimento, avvenuto tempo fa, la macchina della polizia si è schiantata contro un albero provocando il ferimento seppur leggero di tre agenti. L’autovettura si cui sono fuggiti è intestata alla madre di Bull, una nomade che ha fornito una versione dei fatti del tutto differente dalla realtà cercando allontanare i sospetti dal figlio.
Ora i due sono in carcere con l’ulteriore accusa di resistenza e violenza a pubblico ufficiale, lesioni personali gravi e danneggiamento dell’autovettura di servizio.