Per la commemorazione del 35esimo anniversario della strage di Bologna il Comune di Bologna ha invitato il presidente del Senato Pietro Grasso. L’interessato ha fatto sapere al sindaco Merola che ci sarà. La conferma, nella serata di ieri, è arrivata da Roma.
La scelta di Grasso potrebbe rasserenare gli animi, quest’anno molto agitati per le proteste dell’associazione famigliari che qualche giorno fa ha protestato perché gli indennizzi per le famiglie sono ancora bloccati.
Grasso, che prima di diventare presidente del Senato è stato procuratore della Repubblica a Palermo dal 1999 al 2004 e poi Procuratore nazionale antimafia, è certamente un segno di grande attenzione nei confronti dell’associazione e della comunità bolognese, ancora ferita per quella bomba alla stazione e per quei 85 morti e duecento feriti: la strage più grave della storia repubblicana.
Bolognesi nei giorni scorsi ha chiesto conto di una promessa in merito ai risarcimenti a famigliari e superstiti, fatta due anni fa dal ministro Graziano Delrio (venne a Bologna nel 2013 insieme alla presidente della Camera Laura Boldrini) e non ancora mantenuta per ostacoli di carattere burocratico.
Non è escluso che vista la rilevanza dell’ospite si decida di tornare al tradizionale discorso dal palco, sospeso negli ultimi anni per evitare i fischi – diventati appuntamento fisso – al rappresentante di turno delle istituzioni. Pochi giorni fa l’associazione dei famigliari delle vittime ha consegnato un dossier alla Procura della Repubblica di Bologna che da tempo continua ad indagare sui mandanti della strage. Il presidente dell’associazione Paolo Bolognesi, eletto alla Camera dei Deputati nelle liste del Pd nel 2013, ha portato avanti fino ad oggi soprattutto la legge per l’introduzione del reato di depistaggio, approvata dalla Camera l’anno scorso e che ora dovrebbe arrivare al Senato.