Si è aperta ieri con un faldone smarrito e un interrogatorio l’udienza preliminare per i 16 ex consiglieri regionali del Pd imputati per peculato. L’udienza riguarda l’inchiesta per le cosiddette spese pazze dei gruppi consiliari dell’Emilia-Romagna tra 2010 e 2011. Il fascicolo, circa mille pagine, riguarda tre posizioni, tra cui il parlamentare Matteo Richetti che attraverso il suo legale ha anticipato che chiederà il rito abbreviato. In sei hanno chiesto di essere interrogati.
Il primo ad essere sentito è stato Luciano Vecchi, ex consigliere e in seguito anche assessore regionale. Vecchi si era già fatto interrogare dopo aver ricevuto l’avviso di fine indagine, dove gli sono contestate spese per circa 12mila euro.
Lunedì prossimo saranno interrogati Roberto Piva, il parmigiano Gabriele Ferrari e Marco Carini. Dopo l’estate toccherà a Valdimiro Fiammenghi e Roberto Garbi – ex segretario provinciale del Pd di Parma. Nessun altro, a parte Richetti, per il momento ha anticipato richieste di riti alternativi, né la Regione Emilia-Romagna, presente in qualità di persona offesa, ha chiesto di costituirsi parte civile. «Vogliamo che la vicenda si definisca rapidamente. Siamo fiduciosi che le argomentazioni che abbiamo portato possano essere accolte dal giudice», ha detto l’avvocato Bottiglioni, difensore di Richetti.