Gli evasori totali, cioè completamente sconosciuti al fisco, smascherati a Bologna sono stati 105, ma i reati tributari accertati hanno raggiunto quota 269, con la denuncia di 246 persone e sequestri per oltre 6,5 milioni di euro. Sono alcuni dati del bilancio operativo 2014 della Guardia di Finanza di Bologna “che – spiega una nota delle Fiamme Gialle – ha ulteriormente intensificato la propria azione di polizia economica e finanziaria in un periodo di crisi in cui è ancora più evidente l’impatto negativo dell’evasione fiscale, del sommerso, delle frodi sui finanziamenti pubblici e degli sperperi delle risorse pubbliche”.
Fra i casi più eclatanti scoperti dai finanzieri bolognesi ci sono un chirurgo estetico che dichiarava solo una minima parte dei rilevanti compensi guadagnati con gli interventi; un imprenditore dall’elevato tenore di vita che, grazie a una doppia contabilità, nascondeva gran parte dei ricavi al fisco e aveva 21 dipendenti in nero; un commercialista già radiato dall’albo che continuava ad esercitare l’attività senza dichiarare i compensi percepiti; un agente immobiliare che affittava in nero diversi appartamenti a studenti universitari, per conto dei proprietari complici a loro volta indagati per aver sottratto redditi all’erario.
I controlli per accertare la corretta emissione degli scontrini fiscali a Bologna e provincia sono stati oltre 7500, con irregolarità accertate nel 27% dei casi. L’attività di vigilanza sulla spesa pubblica ha portato alla scoperta di 2200 falsi poveri, assegnatari di alloggi di edilizia residenziale pubblica che avevano dichiarato falsamente redditi minimi per ottenere canoni di locazione più bassi. La frode è stata stimata in un danno per oltre 1,6 milioni di euro.
Nello stesso ambito, per quanto riguarda gli appalti pubblici sono state controllate commesse per circa 3 milioni di euro: di queste, oltre un milione sono risultate oggetto di assegnazione irregolare, con la conseguente denuncia di nove persone. Per reati contro la Pubblica Amministrazione le denunce sono state 63 (tra queste, 45 per peculato e 9 per abuso d’ufficio). La lotta al contrabbando ha portato al sequestro di 732 kg di tabacchi lavorati esteri e di 142 milioni di litri di bevande alcoliche (birra, vodka, whisky e vino) immessi sul mercato evadendo il fisco. Sequestrati inoltre 139 kg di sostanze stupefacenti (con 22 arresti e 107 denunce), e 20 armi detenute illegalmente. Nella lotta alla contraffazione sono state denunciate 72 persone e sequestrati oltre 66mila prodotti fasulli. Gli imprenditori denunciati per avere utilizzato manodopera in nero sono stati 56, e impiegavano 187 operai fuori regola e 32 stranieri clandestini. I cosiddetti falsi poveri scoperti sono stati 2200.