Un tempo c’era Beppe Pagani, alle prese in questi mesi coi presunti fattacci dell’inchiesta sui rimborsi regionali, oggi c’è lei, la neo consigliera regionale Pd Ottavia Soncini che sta cercando di portare avanti l’eredità politica dell’ex segretario provinciale Cisl. C’è sempre, in tutte le occasioni, passata dalla semi invisibilità della parrocchia di Albinea alla quasi ubiquità in area regionale. Di punto in bianco. Grazie anche ad una campagna elettorale che l’ha vista protagonista assoluta sia in fatto di presenzialismi appunto quanto di soldi spesi.
Stante l’operazione trasparenza voluta dalla regione infatti si scopre che è lei, la neo presidente dell’assemblea legislativa dell’Emilia Romagna, quella che ha speso di più tra i reggiani per farsi eleggere. Circa 30mila euro a fronte di una dichiarazione redditi 2014 che vale circa la metà di tutti quegli eurini investiti per uno scranno bolognese. Mai soldi furono meglio investiti; oggi infatti Ottavia Soncini si porta a casa oltre 9mila euro mensili lordi (tra stipendio, indennità e rimborsi di viaggio) e dunque potrà ammortizzare in men che non si dica la campagna elettorale.
Sì perché la prima domanda di 7per24 all’allora aspirante consigliera, il cui volto un tempo sconosciuto campeggiava un po’ ovunque, riguardava proprio la derivazione dei soldi della campagna elettorale. La linea telefonica si interruppe per poi riprendere con una risposta che più o meno suonava così. Il partito anticipa per gli spazi elettorali, poi ripiano io. Cioè, teoricamente, se non abbiamo capito male, ha pagato di tasca propria.
Ultimo è più riuscito frutto del vivaio allevato nel cenacolo di Campo Samarotto (versione moderna o evoluzione che dir si voglia dell’un tempo Scuola di educazione alla politica delle Acli di Roberto Ruini, fucina di futuri amministratori di area castagnettiana), Ottavia Soncini ha così recentemente dichiarato all’elezione a Ministro di Graziano Delrio suo mentore:
“Graziano Delrio da stasera sarà il nuovo Ministro delle Infrastrutture. Un ruolo delicatissimo ma che ora sarà nelle mani di una delle figure migliori che il Paese possa offrire. Lungimiranza, visione del futuro dell’Italia, coraggio; sono sicura che Delrio sarà in grado di offrire tutto questo. Da quel ministero, motore del sistema-Paese, nascerà la forza per un maggiore rispetto della legalità, una lotta serrata alla corruzione, maggiore controllo sulle grandi opere; ne abbiamo bisogno, non possiamo più nasconderci dietro il timore del malaffare. Un ministero da ripulire e reimpostare, un ministero rinnovato nella persona, ma anche nelle competenze, con il nuovo titolo V in cui sono riportate in capo allo Stato competenze come le infrastrutture strategiche e le grandi reti di trasporto. Di Graziano Delrio conosciamo già, infine, l’attenzione che ha sempre dimostrato per il Sud e in generale per le zone che necessitano più di tutte di un urgente intervento. Siamo quindi in ottime mani: in bocca al lupo Graziano”.
Di certo la neo amministratrice farà strada.