Non propriamente una piazza affollata, segno di scarsa solidarietà cittadina e di come almeno in questo caso lo slogan “Reggio, città delle persone” non abbia avuto una conseguente declinazione.
Sì e no 30 persone hanno infatti partecipato alla manifestazione contro Iren davanti al municipio di Reggio mentre era in corso il consiglio comunale per protestare contro la decisione della multiservizi. Quella cioè di distaccare dal 1 aprile quasi 400 utenze della zona della stazione, via Turri e via Paradisi, a causa di bollette non pagate, dal 2008 al 2012, per un ammontare piuttosto ingente, due milioni di euro dicono dal comune.
La maggior parte delle famiglie morose è di origine extracomunitaria ma tra i distaccandi, cioè tra coloro che da domani non avranno più riscaldamento e acqua calda, ci sono anche alcune famiglie italiane che hanno regolarmente pagato. Ma come si è arrivati a tanto?
Il fatto è che non sono molte le famiglie seguite dai servizi sociali, quindi la maggior parte di coloro che non hanno pagato, secondo l’amministrazione, sarebbe principalmente protagonista di un diffuso malcostume, quello di non pagare le bollette. E tutti i piani agevolati di rientro o di rateizzazione proposti dal comune sottoscritti solo da una stretta minoranza di utenti. Per la legge di solidarietà nei condomini, il debito pregresso di chi non paga dovrebbe essere accollato dagli utenti regolari, naturalmente con costi non sostenibili. Così c’è già qualcuno che ha pensato al “fai da te”.