Presidio bis, si replica. Lunedì 30 marzo dalle 18.30, i cittadini torneranno in piazza contro Iren. Sotto al Municipio mentre sarà in corso il consiglio comunale. Come già accaduto lo scorso fine novembre. Allora furono circa 200 persone con striscioni e cartelli ad urlare il loro sdegno per i maxi stipendi e le super buonuscite dei manager, fino a quando una delegazione di consiglieri non scese dal palazzo e accolse col sindaco Luca Vecchi un gruppo di cittadini per dare spiegazioni.
Da allora evidentemente la situazione non è migliorata troppo anche se il nuovo amministratore delegato percepirà un po’ meno del suo precedessore. Questa volta i motivi del dissenso sono per “ottenere un anno di moratoria prima di procedere coi distacchi di acqua calda e teleriscaldamento, per arrivare a soluzioni tecniche e economiche adeguate, sostenibili e sicure. Sì alla individualizzazione dei contatori, no a soluzioni “fai da te” come collocare bombole di gas negli appartamenti”, scrivono dal tavolo “No maxiutility“.
Siamo infatti alla vigilia dell’annunciato distacco da parte dei tecnici Iren delle utenze di alcuni palazzi di via Turri (zona stazione di Reggio), situazioni abitative con contatori unici dove a rischiare sono anche coloro che le bollette le hanno regolarmente pagate. Si cercherà di richiedere a Iren i dati ufficiali relativi a morosità e distacchi negli ultimi anni, per disporre di un quadro completo della situazione in tutto il nostro territorio, informare la gente sulle opportunità fornite in bolletta dai contribuenti per le fasce deboli ed esigere da Iren spiegazioni sui costi del teleriscaldamento, sempre superiori all’incremento delle materie prime, a parità di consumi.