Poco o nulla di fatto, per ora, in merito al destino dell’aeroporto Verdi di Parma. Le fonti ufficiali parlano di “incontro interlocutorio” a proposito del summit di ieri in Comune tra vertici di Sogeap, società di gestione del Verdi, e delegazione della società cinese Izp Technologies, che già da tempo ha manifestato interesse a rilevare le quote del socio di maggioranza, l’austriaca Meinl Bank. Ma gli stessi vertici della Sogeap definiscono tale scenario tutt’altro che concreto. E ormai incombe la scadenza del 16 febbraio – data dell’assemblea dei soci che in assenza di alternative concrete potrebbe mettere tutto in liquidazione.
Le basi per l’operazione di sbarco da parte dei cinesi erano state poste in ottobre a Roma, in sede governativa, con la firma di un accordo di massima, che avrebbe dovuto concretizzarsi entro di novembre.
I tempi però si sono dilatati, fino all’incontro di ieri tra gli investitori cinesi, le istituzioni locali, i vertici del Ce.P.I.M. (l’Interporto di Fontevivo) e i rappresentanti della Sogeap.
Secondo quanto riferisce una nota ufficiale del Comune i rappresentanti di Izp Technologies hanno illustrato per sommi capi il loro intendimento di costruire a Parma un centro espositivo commerciale, che potrebbe fare da punto di riferimento per il mercato europeo e nordafricano, attirando a Parma sia turisti che operatori commerciali.
L’idea della società cinese è quella di costruire nei pressi dello scalo del Verdi un centro espositivo di dimensioni significative, con un magazzino di stoccaggio e altre strutture collaterali, che dovrebbero fare di Parma un centro di servizio per gli affari dalla Cina all’Europa.
Inoltre hanno proposto un gemellaggio fra Parma e tre città cinesi (con un enorme bacino di abitanti), che potrebbe produrre a loro dire effetti molto rilevanti dal punto di vista turistico.
Al Comune e agli altri enti competenti verrebbero richieste garanzie in ordine all’allungamento della pista del Verdi e alla disponibilità di aree per le infrastrutture logistiche.
Da parte dei rappresentati di Parma sono arrivate sollecitazioni in ordine a precise e documentate richieste, ad impegni con tempi e risorse certi, a garanzie per l’acquisto e il rilancio della struttura aeroportuale.
In particolare il sindaco Federico Pizzarotti ha posto l’accento sulla necessità di “risolvere in tempi brevi il problema dell’aeroporto, che deve essere acquistato e rilanciato, come condizione necessaria e propedeutica a qualunque altra iniziativa imprenditoriale. Il Comune, e con lui tutte le istituzioni di Parma, devono conoscere il progetto per poter liberamente decidere in modo documentato”.
Nei prossimi giorni gli imprenditori cinesi incontreranno i loro potenziali partner e valuteranno quali risposte dare ai problemi, concreti e incombenti, sollevati dai rappresentanti di Parma. A queste risposte è appeso il destino del Verdi.