Rivalta: a quattro giorni dall’inizio dell’anno scolastico, la scuola primaria Don Pasquino Borghi di via della Republica, per almeno un mese resterà chiusa e tutti i 180 alunni delle dieci classi verranno trasferiti nei locali dell’oratorio, l’ex canonica, messi a disposizione dalla parrocchia.
Il trasferimento, compreso quello degli arredi delle aule, si è reso necessario dopo che pochi giorni fa è stato scoperto che in un’aula al primo piano dell’edificio era crollato un pezzo di controsoffitto. Una caduta causata, hanno verificato i tecnici comunali dopo un sopralluogo, dal distacco di un consistente pezzo d’intonaco, forse dovuto al terremoto del 17 agosto scorso.
La notizia del forzato trasloco ha messo in allarme i genitori, arrabbiati per essere stati lasciati all’oscuro di tutto e per la soluzione indicata: quelle stanze, ricavate all’interno della canonica, vengono utilizzate per il catechismo o per le feste di compleanno, che sono cosa diversa da un’attività scolastica.
A spiegare le ragioni di questa scelta e la tempistica dell’intervento di risanamento sono stati gli assessori Mirko Tutino e Raffaella Curioni durante la conferenza stampa sui numeri e la stituazione della scuola reggiana.
I numeri: per la prima volta calano gli iscritti delle scuole elementari e medie di Reggio Emilia. Rispetto all’anno scolastico 2017-2018, infatti, la popolazione scolastica passa da 12.665 studenti a 12.574 con un calo di 91 unità. In dettaglio le scuole medie rallentano la crescita (più 39 unità) mentre i bambini delle scuole elementari calano di 130 unità.
Tante scuole, pochi presidi. Non fa eccezione Reggio Emilia dove i dirigenti scolastici sono 11, a fronte di 12 istituti comprensivi e un centro per gli adulti. Nove dirigenti scolastici sono quindi costretti a “sdoppiarsi” assumendo l’incarico in due istituti, in alcuni casi in citta’ altri in provincia. Intanto il Comune colma la lacuna dell’organico degli insegnanti di sostegno. I 351 alunni disabili presenti nelle scuole elementari e medie saranno assistiti quest’anno da un esercito di 150 educatori – formati dal servizio comunale Officina educativa – pronti a collaborare con i docenti.