Presto i cittadini del Comune di Reggio avranno uno strumento in più per far sentire la loro voce: il referendum abrogativo. La novità fa parte del nuovo Regolamento per l’attuazione degli Istituti di partecipazione, cioè il documento elaborato nella Commissione consiliare competente per dotare “il Comune di Reggio di una prassi di pubblica consultazione che permetta ad amministrazione e cittadini di confrontarsi su alcuni temi della vita pubblica”. Il nuovo Regolamento viene ora messo a disposizione dei cittadini perché possano dare il loro contributo al testo finale, sia come singoli interessati che per conto di associazioni. Per farlo basta compilare l’apposito modulo disponibile all’indirizzo http://bit.ly/IstitutidipartecipazioneRE.
I pareri, una volta raccolti, saranno valutati dal punto di vista tecnico e riuniti in una relazione che servirà a redigere, sempre in commissione, la bozza finale del Regolamento, il cui testo dovrebbe approdare a ottobre in Consiglio comunale. L’ammissibilità del quesito referendario abrogativo – per la cui presentazione serviranno 7 mila firme, come per i referendum propositivi e consultivi – sarà decisa da una commissione di garanzia super partes. Sarà ammesso per questioni d’interesse generale ed escluso in materie di bilancio, di personale del Comune, di tariffe e di tributi locali. L’esito del referendum abrogativo sarà vincolante per l’Amministrazione qualora si raggiunga il quorum del 50% più uno degli aventi diritto al voto. Novità anche per quanto riguarda i referendum consultivi e propositivi che saranno validi indipendentemente dal raggiungimento del quorum. L’esito del voto, tuttavia, non sarà vincolante per l’Amministrazione comunale. Nel nuovo Regolamento di partecipazione si contempla anche l’istituto – mutuato dal sistema francese – del cosiddetto “dibattito pubblico”. Lo strumento potrà essere utilizzato in fatto di grandi opere cittadine a patto che l’iter dell’intervento non sia già in fase avanzata. Inoltre l’art. 42 del Regolamento prevede che 400 persone possano richiedere l’istituzione di un processo di partecipazione pubblica, la cui tecnica sarà valutata a cura dell’Amministrazione comunale.
“A inizio mandato abbiamo deciso di dar vita a una Commissione speciale sui temi della partecipazione per adeguare e aggiornare gli strumenti a disposizione e far sì che le esperienze di partecipazione possano svilupparsi al meglio – ha detto il sindaco Luca Vecchi – . La consultazione che avviamo è un’ulteriore testimonianza di trasparenza e volontà di coinvolgere la città attraverso pratiche di partecipazione, un tema che ci è particolarmente caro e che abbiamo portato avanti in questi anni coinvolgendo oltre 3000 persone, 17 gruppi di comunità, 1500 volontari civici”. Il Regolamento “è frutto di un lavoro avviato nel settembre 2014 e che negli anni ha visto 25 consiglieri comunali alternarsi nell’impegno su questa materia, per dar vita a un testo creato completamente ex novo – ha aggiunto Roberta Pavarini, presidente della Commissione Partecipazione, statuto e regolamenti istituzionali –. Col Regolamento la città si dota di uno strumento che stabilisce le regole del gioco tra Amministrazione e cittadini, rispetto a tempi, vincoli, metodi e procedure della partecipazione”.