La stazione spaziale cinese Tiangong-1 è andata quasi totalmente distrutta nell’impatto con l’atmosfera terrestre avvenuto all’incirca alle 2.16 (ora italiana). Quaranta minuti dopo, i frammenti del satellite ormai incendiato sono caduti nelle acque del Pacifico del Sud. La stazione era ormai fuori dal controllo dal 2016 e, fino all’ultimo, è stato difficile calcolare il punto preciso del rientro sulla Terra. La notizia è stata data dalle autorità cinesi e confermata dal Joint Force Space Component Command (Jfscc) del Comando strategico degli Stati Uniti. La prima stazione spaziale cinese ha concluso così la sua storia, dopo avere trascorso in orbita 2.375 giorni e 21 ore.
Nelle ultime ore, la possibilità che uno o più frammenti della stazione potesseto cadere sul territorio italiano si erano ridotta sensibilmente, fino ad escludere il nostro Paese dalla zona a rischio. Il JSpOC aveva indicato il Sud Atlantico come la zona più probabile del rientro. Fino a pochi minuti prima dell’impatto reale, infatti, il punto era stato localizzato al largo di San Paolo, in Brasile. Ma poi il satellite aveva finito la sua corsa prima, sopra le acque del Pacifico del Sud.
(Corriere online)