Mamma, mi si è contratta l’impresa: nel 2017 più attività commerciali defunte che nate, secondo anno di fila

Lieve flessione del numero di attività imprenditoriali nel rapporto aperture/chiusure per il secondo anno consecutivo nel Reggiano

Diminuiscono le attività che chiudono i battenti, ma contemporaneamente scende anche il numero delle iscrizioni di nuove aziende al Registro Imprese. Per il secondo anno consecutivo il sistema imprenditoriale della provincia di Reggio Emilia, con l’apertura di 3.299 nuove imprese e 3.413 aziende che hanno espresso la volontà di non proseguire l’attività, registra così una lievissima contrazione numerica che, per il 2017, raggiunge le 114 unità, attestando il numero delle imprese reggiane a quota erano 55.042.

Il dato emerge dalla lettura che l’Ufficio Studi della Camera di Commercio ha effettuato sulla dinamica dei dati demografici delle imprese reggiane nel 2017, che presenta l’immagine di una struttura economica in ripresa sull’occupazione, sulla produzione industriale e in forte espansione sull’export , ma che ancora non ha stabilizzato lo stock di imprese ai livelli degli anni ante-crisi.

Se si analizzano i dati disaggregati per attività economica si osservano trend diversificati fra i comparti del manifatturiero, per lo più in flessione, e quelli del terziario.
Sono in crescita i servizi di supporto alle imprese, in particolare le attività professionali, scientifiche e tecniche (consulenza per la gestione aziendale, ricerca scientifica e sviluppo, pubblicità e ricerche di mercato) che, complessivamente, passano da 1.865 a 1.893 (+1,5%). Raggiungono le 1.364 unità, con un aumento del 4%, le imprese di noleggio, agenzie di viaggio e altre attività di supporto alle imprese, come, ad esempio, i servizi per edifici e paesaggio (+4,5%) e quelli di ausilio per le funzioni d’ufficio (+7,3%). Le strutture impegnate nei servizi alla persona sono passate da 3.174 a 3.249, registrando un aumento del 2,4%; la crescita è da attribuire prevalentemente all’andamento positivo che si osserva per le imprese che svolgono attività artistiche, sportive, di intrattenimento (+2,5%) e a quelle della sanità e assistenza sociale, assistenza sociale non residenziale in primis. Trend positivo anche per i servizi di alloggio e ristorazione (bar, ristoranti) che a fine 2017 hanno raggiunto le 3.307 unità con una crescita, rispetto allo stesso periodo del 2016, dello 0,7%.

All’interno del terziario si osserva, nel 2017 in provincia di Reggio Emilia, una significativa flessione sia per le imprese del commercio – che in un anno scendono da 11.072 a 10.906 (-1,5%) – che per trasporti, servizi di informazione comunicazione, attività finanziarie e assicurative, immobiliari (complessivamente -1,7%).
Continua il calo delle costruzioni che, con una contrazione dell’1,4%, fa scendere a 11.958 il numero delle imprese; in flessione del 2,1% l’industria, che comprende le attività manifatturiere in senso stretto (7.613) e quelle estrattive (26). In diminuzione dell’1,2% anche l’agricoltura: in un anno le aziende del settore sono scese da 6.246 a 6.169.

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