Quando le “banche dell’ira” erano i grandi partiti popolari, l’ira stessa veniva elaborata e trasformata in iniziativa politica.
Ora che la rabbia del paese è raccolta da contenitori populisti, la stessa viene semplicemente rappresentata, anzi riprodotta tale quale senza risposte, e la politica diventa un gran canaio.
Per ciò credo che serva a poco inseguire i discorsi del M5S per – giustamente- contestarli.
La gente continua a votarli. Serve invece concentrarsi sulle ragioni che generano la rabbia per cercare di rimuoverla, e restituire alla politica la sua responsabilità.