Attentato nel cuore di New York, a sud di Manhattan, martedì pomeriggio: un uomo al volante di un pick up è piombato su una pista ciclabile, alle 15 e 05 ora locale. L’uomo, il 29enne Sayfullo Habibullaevic Saipov, uzbeco residente a Tampa, in Florida, ha travolto alcuni ciclisti, ha proseguito la sua corsa fino a scontrarsi con un altro veicolo e uno scuolabus, poi è sceso e ha minacciato i pedoni, davanti alla Peter Stuyvesant High School. Il killer ha urlato «Allah Akbar». Aveva con sé una sparachiodi e un’arma per sparare proiettili ad inchiostro. Lo ha fermato la polizia. Un agente, intervenuto per una chiamata che parlava del tentativo di suicidio fuori dal liceo, gli ha sparato centrandolo allo stomaco.
Otto i morti, undici le persone rimaste ferite, tra cui anche due bambini che erano a bordo dello scuolabus. Tra le vittime, cinque sono di nazionalità argentina e una belga. La polizia indaga per terrorismo. Vicino al furgoncino bianco usato dal killer sono stati rinvenuti appunti scritti a mano in arabo che indicano lealtà all’Isis, una specie di giuramento. «Agisco in nome del Califfato»: lo riporta il New York Times citando alcune fonti.
L’uomo, che era al volante di un furgoncino preso a noleggio con il logo di Home Depot, una popolare catena di bricolage, è stato colpito da un agente di nome Ryan Nash. Che ora la stampa Usa definisce «eroe». Il poliziotto aveva risposto a una chiamata in cui veniva segnalato il tentativo di suicidio di una studentessa fuori dal liceo Stuyvesant. Nash è arrivato alla scuola verso le 14 e 30 e ha sostato all’esterno per circa una mezzora. Trovandosi in qualche modo al posto giusto al momento giusto: esattamente quando si è trovato di fronte Saipov che stava scappando dopo aver centrato lo scuolabus. Brandiva le due rivoltelle finte: Nash gli ha sparato allo stomaco evitando così che potesse uccidere altre persone. Saipov è stato poi ricoverato e operato d’urgenza. Sarebbe fuori pericolo e addirittura già sotto interrogatorio.
Sayfullo ha percorso oltre 1 km sulla pista ciclabile, la Hudson River Greenway, prima di finire la sua corsa di morte contro lo scuolabus del liceo. È entrato con il pick-up noleggiato all’altezza dell’Hudson River Park Trust e ha proceduto a tuta velocità sullo stretto vialetto alberato (non piu di 6 metri di largehzza, sufficienti a consentire alle bici di procedere nei due sensi) sorprendendo alle spalle runner, ciclisti e pedoni, travolgendoli tutti senza pietà fino alla high school dove si è schiantato sullo scuolabus con a bordo due adulti e due bambini. Ricoverati, non sarebbero tra i più gravi dell’elenco dei feriti. Dalle testimonianze, si è faticato a credere che tutto fosse vero. In tanti hanno pensato che si trattasse di uno scherzo per la celebrazione di Halloween. Gli studenti erano mascherati e anche quando qualcuno ha gridato — «Scappate! Stanno sparando!» — molti tra i passanti , sono le testimonianze raccolte dal New York Times, hanno continuato a pensare che fosse un gioco di ragazzi.
(Corriere della Sera online)