Accordo con i creditori e liquidazione: è quello che aspetta il gruppo. La proposta di concordato liquidatorio della società capogruppo è stata depositata il 31 marzo presso la sezione fallimentare del Tribunale di Reggio.
La situazione finanziaria e patrimoniale del gruppo Artoni non poteva permettere null’altro si si pensa solo alle perdite per 56 milioni di euro nel bilancio 2015. Un buco che ha determinato la perdita del capitale sociale e un patrimonio netto negativo per 42 milioni.
La proposta di concordato prevede il pagamento integrale dei creditori privilegiati, mentre gli altri sarebbero rimborsati al 20%. I soldi per pagare i creditori arriverebbero essenzialmente dalla vendita del patrimonio immobiliare del gruppo Artoni.
Intanto l’incontro al Ministero del lavoro per la cassa integrazione straordinaria si è concluso con un rinvio al 26 aprile. Restano 300 dipendenti circa.