Il consiglio di amministrazione di Unieco ha rinunciato alla procedura di concordato preventivo: per la cooperativa di costruzioni reggiana, uno dei maggiori general contractor italiani fino alla crisi del settore edile, resta aperto solo il percorso che conduce alla liquidazione coatta amministrativa, per cui si attende il via libera dal Ministero dell’Economia.
È quanto emerso nel corso di un’assemblea dei soci e dei lavoratori della cooperativa, al circolo Pigal di Reggio Emilia. L’annuncio è stato dato dalla presidente Cinzia Viani, presente all’incontro insieme a diversi membri del consiglio di amministrazione.
Per i 340 dipendenti della coop, la prospettiva è quella della copertura Naspi, indennità di disoccupazione che verrà erogata per due anni. Tra gli ultimi atti del consiglio di amministrazione l’approvazione del bilancio 2015. Ne sono state preparate due versioni, una nell’ipotesi di continuità aziendale e l’altra in quella di una cessazione dell’attività.
Quest’ultima versione, stando a fonti della cooperativa, vede una perdita di bilancio 2015 da circa 600 milioni, con un patrimonio netto negativo per 90 milioni.