Il Consiglio di Amministrazione di Credem, sotto la presidenza di Giorgio Ferrari, ha approvato i risultati individuali e consolidati del 2016 confermando integralmente i risultati preliminari comunicati lo scorso 8 febbraio. Il progetto di bilancio sarà sottoposto all’approvazione dell’Assemblea degli Azionisti, in prima convocazione, il prossimo 27 aprile e, in seconda convocazione, l’1 maggio.
In calo l’utile netto consolidato, che si attesta a 131,9 milioni di euro rispetto a 166,2 milioni di euro dello stesso periodo del 2015 (-20,6%). Nondimeno il positivo andamento della gestione permette di confermare un dividendo di 0,15 euro per azione, in linea con l”esercizio precedente.
l Gruppo ha confermato, anche nel 2016, “una solidità e una qualità dell’attivo ai vertici del sistema. Il CET1 Ratio si è attestato a 13,15%, quasi il doppio del livello minimo assegnato da BCE pari al 6,75%. Inoltre il rapporto tra sofferenze nette ed impieghi netti è pari a 1,46%, meno di un terzo della media di sistema (4,89%)“
Anche in un contesto particolarmente complesso il Gruppo ha generato un’importante redditività che ha consentito di proporre all’Assemblea degli Azionisti un dividendo di 0,15 euro per azione, stabile rispetto al 2015. Il monte dividendi complessivo ammonta quindi a circa 49,7 milioni di euro che portano a 149 milioni di euro i dividendi distribuiti negli ultimi tre anni.La cedola sarà messa in pagamento a partire dal 17 maggio 2017 con stacco il 15 maggio 2017 e record date il 16 maggio 2017. L’utile netto consolidato nel 2016 è pari a 131,9 milioni di euro dopo un accantonamento di oltre 37 milioni di euro, al lordo dell’effetto fiscale, ai fondi di salvataggio nazionali ed europei. Nel 2015 l’utile era pari a 166,2 milioni di euro e comprendeva importanti componenti positive non ripetibili. Il Roe (indice di redditività del capitale proprio) a fine 2016 è pari al 5,4%. |