Oggi un cittadino mi ha chiamato per segnalarmi ” un grave disservizio nella raccolta dell’umido in Piazza Prampolini”, quando ci siamo visti nei pressi del Comune di Reggio Emilia per un caffè ho capito a cosa si riferiva.
Come ogni anno 20 attempati con qualche politico della sparuta destra reggiana, quella destra “liberale” che non disdegna il fascismo, si ritrovano per strumentalizzare la Giornata del Ricordo e il tema delle foibe.
La Giornata del Ricordo è un momento di approfondimento storico voluto dallo Stato che si occupa di preservare la memoria della tragedia degli Italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.
Le foibe, come la Resistenza, sono un fatto storico. Dire che la Resistenza è per la sinistra e le foibe sono per la destra è sbagliato. Paragonare le due vicende storiche e strumentalizzare le foibe per fini politici ancora di più.
Sia chiaro, questi 20 nostalgici non rappresentano un problema all’ ordine pubblico ma è sbagliato ignorarli e considerare normale che possano fare raduni di piazza. Sono folkloristici, ridicoli e poche mosche bianche ma sono fascisti, non fanno parte della nostra bella comunità reggiana e della splendida città di Reggio Emilia. Non c’è e non ci sarà mai mediazione e rispetto per i fascisti, come diceva il Presidente della Repubblica Sandro Pertini il fascismo non può essere considerato una idea politica. Non si può parlare di fede politica parlando del fascismo, perché il fascismo opprimeva tutti coloro che non la pensavano come lui.
Se volete fare un approfondimento serio sulle foibe fuori dalla strumentalizzazione politica di piazza e dai saluti romani, vi invito a venirci a trovare a Istoreco, l’Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea in Provincia di Reggio Emilia, situato in Via Dante Alighieri a Reggio Emilia.