Inquinamento in Emilia, l’aria nel 2016 è un po’ migliorata

Livello delle polveri ancora elevato, ma nel 2016 ci sono stati meno sforamenti rispetto al 2015. Troppo ozono in estate

smog_inquinamentoNel 2016 le concentrazioni di polveri in Emilia-Romagna sono state inferiori a quelle osservate nel 2015 e tra le più basse di tutta la serie storica (2006/2016), con sole otto stazioni su 43 ad avere superato il valore limite giornaliero di PM10 (50 μg/m3) per oltre 35 giorni (numero massimo definito dalla norma vigente). Nel 2015 erano state 23 stazioni su 43.

Il numero massimo di superamenti (51) è stato registrato nella stazione di Rimini/Flaminia, seguita da Fiorano Modenese/Mo (49). Oltre i limiti anche Piacenza/Giordani-Farnese (45 superamenti), Castellarano/Re e Reggio Emilia/Timavo (42), Modena/Giardini e Sassuolo/Mo (40), Ferrara/Isonzo (36). Entro i 35 giorni di superamento tutte le stazioni di Parma, Bologna, Forlì-Cesena e Ravenna e le restanti di Piacenza, Reggio Emilia, Modena, Ferrara e Rimini.
Nel 2015 Parma e Reggio Emilia avevano registrato valori ben più alti, pari a 67 superamenti.​
Meglio ancora la situazione della media annua di PM10 e PM2.5, che nel 2016 è stata sempre inferiore ai limiti di legge in tutte le stazioni che misurano i due inquinanti (43 stazioni per il PM10 e 24 per il PM2.5). Nel 2015 una stazione, Besenzone/Pc, aveva superato i limiti per il PM2,5.
Per il biossido d’azoto (NO2), in quattro delle 47 stazioni della rete regionale è stato superato nel 2016 il limite della media annua (40 μg/m3): Bologna/Porta San Felice” (52 μg/m3), Fiorano Modenese/Mo (52 μg/m3), Modena/Giardini (42 μg/m3) e Rimini/Flaminia (44 μg/m3). Nel 2015 risultarono superiori ai limiti cinque stazioni.
AUTONel periodo estivo (aprile-settembre) l’ozono (O3) ha superato il valore obiettivo a lungo termine per la protezione della salute in tutte le stazioni che hanno rilevato un numero di dati sufficiente per il calcolo dell’indicatore.
I valori degli altri inquinanti (biossido di zolfo, benzene e monossido di carbonio) sono rimasti entro i limiti di legge in tutte le stazioni di rilevamento.
Dal punto di vista dell’effetto delle condizioni meteorologiche sulla qualità dell’aria, il 2016 è stato un anno nella media.

Basta poi consultare il sito di Arpa Emilia-Romagna e guardare a quello che è accaduto nelle varie province: a Piacenza ci sono stati 43 sforamenti, 42 a Reggio Emilia, 49 a Modena e 50 a Rimini, fanalino di coda della regione. Stabilire quanto incida un’eventuale diminuzione delle emissioni è praticamente impossibile.

Ma un dato che sicuramente incide direttamente sulla concentrazione delle polveri sottile è quello climatico. L’unica città che può dire di respirare meglio è Bologna che si è imposta un limite di 35 sforamenti di polveri sottili in un anno, ma i dati ufficiali dicono che gli sforamenti si sono fermati a 33.
Cosa che non è accaduta invece in altre zone dell’Emilia-Romagna, dove le concentrazioni di polveri inquinanti sono da bollino rosso.
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