Presentata la nuova stagione (2019-2020) dello Spazio Gerra, importante contenitore di cultura e movimenti artistici popolari e contemporanei. Dieci mesi di mostre, incontri, spettacoli, musica e workshop
E’ giunto il momento di annunciare i nuovi appuntamenti di uno dei luoghi cardine della cultura popolare contemporanea della nostra città, lo Spazio Gerra, che, dopo aver tagliato il traguardo dei dieci anni lancia il proprio calendario di eventi 2019-2020. Lo Spazio Gerra (Piazza XXV Aprile, 2, Reggio Emilia) si è infatti reso protagonista e promotore di un nutrito cartellone di proposte culturali, che ha registrato nel primo semestre 2019 la presenza di oltre 37.000 visitatori, 20mila dei quali per la sola mostra di Sebastiao Salgado. L’associazione Ics (Stefania Carretti, Lorenzo Immovilli, Elisa Savignano) ha ridefinito il senso e il carattere della proposta culturale con il restyling del logo e con un nuovo playoff, intitolato “Cultura Popolare Contemporanea”, a rappresentare un luogo cittadino di produzione culturale quanto più ampio e fruibile, nonché spazio aperto e gratuito (salvo occasioni eccezionali), e per tutti.
Da sabato 21 settembre alla fine di luglio 2020 il calendario offrirà costanti proposte all’insegna di produzioni originali, scouting, didattica, collaborazioni costanti con realtà del territorio, nazionali e internazionali, con attività legate alla formazione sia in campo professionale che ricreativo, e di sostenibilità, progettando iniziative di basso impatto ambientale, in un’ottica di contenimento dei costi. L’evento che darà il via alla nuova stagione dello Spazio Gerra è la mostra fotografica a ingresso libero “Forse la giovinezza è solo questo” di Alessandro Bartoli (dal 21 c.m. al 6 ottobre, da lunedì a venerdì, 10 – 13, sabato e domenica, 10 – 13, 16 – 20): un progetto incentrato sull’inquietudine e sul fascino dell’età più acerba, l’adolescenza. E’ questo un tema che tornerà protagonista anche in Teenage Years (dal 17 aprile al 14 giugno), la programmazione del Gerra in occasione del festival di Fotografia Europea 2020. La mostra, che rappresenta un evento nell’ambito della XIV edizione della Settimana della Salute Mentale, verrà inaugurata sabato 21 settembre alle 18.30; una visita guidata sarà tenuta dall’autore venerdì 29, alle 17. Il secondo appuntamento è per domenica 22 settembre, dalle 15 alle 19.30, con “Una domenica del cavolo 2”, un pomeriggio di workshop cibo e conferenze a ingresso libero nella piazzetta degli Orti di Santa Chiara, incentrate sull’ortaggio. Si riconfermano, infatti, le attività del Gruppo degli Orti di Santa Chiara, che scandiscono mensilmente il calendario del Gerra trattando tematiche inerenti alla rigenerazione urbana, al verde, al cibo e alla cultura materiale ad essi legata con una rassegna denominata “Cibi a lunga conVersazione”.
Ci saranno poi quattro progetti principali che, a partire dall’autunno, occuperanno i piani dello Spazio: il ciclo di appuntamenti intitolato Archivio A.S.A.P. (dal 23 novembre 2019) dedicato al podcast e alle nuove forme di narrazioni audio, condotto da giornalisti Rai e da professionisti provenienti dal mondo del teatro e della radiofonia. Un secondo progetto è realizzato in collaborazione con la Cgil: “Il lavoro femminile nell’industria tessile”: una mostra non solo fotografica che si aprirà il 18 gennaio, dedicata alle lotte per i diritti e alle conquiste delle lavoratrici che negli anni ‘60 e ‘70 erano impegnate nel settore. L’esposizione rimarrà allestita fino all’8 marzo con ospiti e attività di rilievo nazionale. Il terzo progetto è dedicato all’Archivio storico delle Officine Reggiane, che culminerà in gennaio con uno spettacolo teatrale della Fondazione i Teatri curata dal Centro Teatrale Mamimò (per ulteriori informazioni: archivioreggiane.it). Infine, la produzione originale per Fotografia Europea che nell’ambito del tema “Fantasie. Narrazioni, regole, invenzioni” vedrà protagonista l’adolescenza. Il Gerra si riconfermerà come unico posto ad accesso gratuito.
Oltre a tutti questi eventi, lo Spazio Gerra propone un calendario di attività per l’autunno costituito da incontri, mostre e workshop. “La filosofia del punk e la sua attualità”, incontro previsto per il 19 ottobre alle 17, inaugura un filone dedicato alla filosofia e ai fenomeni musicali. Un appuntamento di rilievo, atteso con onore da tutta la città, è previsto il 19 novembre alle 18, giornata in cui, grazie al lavoro della Scuola Internazionale di Comics e alla collaborazione con Palazzo Magnani e con l’Associazione Leiji Matsumoto, arriverà in città il grande maestro giapponese Leiji Matsumoto, uno dei più grandi autori di fumetti al mondo, in un incontro dal titolo “Mare di stelle”. Matsumoto chiuderà a Reggio Emilia il suo tour italiano che celebra i 40 anni di uno dei suoi personaggi più famosi, il pirata dello spazio Capitan Harlock. Un’occasione unica per conoscere il lavoro di un artista visionario e romantico, capace di far sognare generazioni di appassionati. Dalle ore 18.00 Matsumoto sarà a Spazio Gerra per dialogare con Giuseppe Camuncoli, docente e fondatore della Scuola Comics di Reggio, per disegnare e incontrare i fans.
Una seconda esposizione della stagione verrà inaugurata il30 novembre alle 18: “Enrico Fontanelli. Offlaga Disco Pax. Catalogo 2003 – 2013”. In mostra 130 tavole dal gusto “Do it yourself punkista” realizzate da Enrico Fontanelli per i manifesti dei live, i materiali di propaganda, i libretti con i testi dei suoi Offlaga Disco Pax, il trio elettrowave di Reggio Emiliache tra il 2003 e il 2013 ha caratterizzato la scena musicale indipendente italiana. Infine i due workshop dell’autunno avranno come filo conduttore la manualità: il 10 e 11 novembre dalle 10 alle 19 si terrà una due giorni dedicata alla cultura manuale con l’evento “Sempre legate da un filo sottile, workshop e corsi di Sashiko, cartonnage, patchwork” in collaborazione con l’Associazione Italiana Punto Croce, in occasione del loro venticinquennale. Il secondo appuntamento, nel weekend del 16-17 novembre, è dedicato all’auto-costruzione di sintetizzatori audio. In collaborazione con Bastl Instruments sarà possibile provare gli strumenti elettronici, capirne il funzionamento e l’uso e costruire il proprio. Infine, a marzo 2020 sarà il turno della settima edizione di “Open Design Italia”, una selezione di designer emergenti con aziende del settore e il debutto di una mostra itinerante che toccherà diverse città europee per promuovere il design italiano. La programmazione annuale si concluderà con il consueto appuntamento estivo, una rassegna di cinque serate di jazz a ingresso gratuito nel cortile dello Spazio, dal 25 giugno al 23 luglio 2020, all’interno del programma di Restate.
“Siamo in uno spazio importante – ha dichiarato l’assessore alla Cultura di Reggio Emilia Annalisa Rabitti durante la conferenza stampa di presentazione del calendario 2019-2020 che si è svolta nello Spazio Gerra –, un luogo cittadino che si definisce promotore di ‘cultura popolare’ in una città che vuole raccontarsi. La cultura popolare è una cultura trasversale che fa parte di Reggio e che ha un forte sguardo verso la contemporaneità”.
“Dopo dieci anni di attività guardarsi indietro aiuta a capire chi siamo diventati – ha continuato Stefania Carretti, rappresentante dell’associazione Ics, nel presentare il logo e il payoff rinnovati –. Adesso cerchiamo di ridefinire la nostra identità, i valori che cerchiamo di trasmettere con le mostre, come ‘Cultura popolare contemporanea’. Lo slogan significa produzioni nostre a partire dal territorio, usando linguaggi contemporanei. Il nuovo logo richiama la scala, un simbolo di verticalità, con diversi piani, nonché l’elemento architettonico di Spazio Gerra più riconoscibile dall’esterno”.
“Uno dei temi più a cuore a Spazio Gerra è la musica, non più solo legata alla tradizione, ma in quanto suono atto alla comunicazione – ha concluso Lorenzo Immovilli, rappresentante dell’Associazione Ics, che ha presentato nel dettaglio il calendario di iniziative durante la conferenza stampa, coinvolgendo diversi protagonisti, quali il fotografo Alessandro Bartoli, Giuseppe Camuncoli e rappresentanti dell’associazione MaMiMò -. Il nostro intento è quello di creare spettacolarità all’interno di questo Spazio, in un’ottica di lavoro comune, di amore per la tradizione e di voglia di migliorare”.