L’atteso festival Fotografia Europea torna ad animare le strade, i palazzi storici e le piazze di Reggio Emilia. Riconosciuto come uno tra gli eventi più rappresentativi nel suo genere nel panorama italiano, Fondazione Palazzo Magnani insieme al Comune di Reggio si impegnano a realizzare l’evento come segno di speranza e rinascita.
La sedicesima edizione del festival, previsto dal 21 maggio al 4 luglio, avrà come filo conduttore la creatività, la fantasia, l’utopia. Un calendario di appuntamenti online ed offline accompagna il festival fino al suo termine. Per il week-end inaugurale, 21, 22 e 23 maggio, avrà luogo un palinsesto di eventi digitali. Gli incontri con gli artisti, conferenze, letture portfolio e diversi workshop avranno invece luogo in presenza (norme permettendo), il week-end del 18, 19 e 20 giugno.
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“Sulla Luna e sulla Terra/ Fate largo ai sognatori!”. Questo celebre verso di Gianni Rodari, titolo dell’edizione di quest’anno, viene qui ad indicare una modalità di confronto con quello che è stato e quello che sarà: i progetti sono pensati per generare dubbi, aprire lo sguardo e la comprensione verso nuovi significati del già visto e di ciò che è oltre.
Le immagini di Fotografia Europea vogliono spingere il fruitore a riflettere sul modo in cui viviamo e, proprio in questo periodo di complessa incertezza, la strada potrebbe essere cercare vie nuove o ripensare quelle vecchie. Lo sapeva bene Gianni Rodari, secondo il quale “l’utopia è educativa quanto lo spirito critico”.
Le tante novità che l’edizione di quest’anno prevede investono anche la direzione artistica, che oggi vede affiancate a Walter Guadagnini figure di rilievo quali Diane Dufor (già collaboratrice di Fotografia Europea dal 2015 al 2017) e Tim Clark, fondatore e capo redattore del magazine online di fotografia “1000 Words”.
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Le normative necessarie al contenimento dell’epidemia non impediscono, come lo scorso anno, lo svolgimento dell’evento, che anzi è stato ripensato per poter essere svolto in completa sicurezza. Quindi via libera alle mostre all’aperto nei luoghi pubblici della città, via libera agli eventi ed incontri trasmessi anche in streaming online. Nella fruizione delle opere al chiuso verrà posta particolare attenzione al rispetto della capienza massima, alla misurazione della temperatura, al distanziamento ed utilizzo di mascherine.
La novità principale a cui potremo assistere, insieme alle misure messe in campo per tutelare i partecipanti, è il segno di crescita e rinnovamento del festival stesso. Questa è infatti la prima edizione in cui saranno presenti allestimenti di progetti open air in parchi, piazze e vie della città. Come ad esempio Parco del Popolo, Piazza Vittoria, Piazza Frumentaria. Una proiezione visiva sarà allestita sulle finestre di un palazzo di Via Secchi, ispirata dall’attualità della pandemia.
Accanto a queste, saranno presenti diverse mostre e progetti in sedi storiche della città. Nove esposizioni saranno ai Chiostri di San Pietro; a Palazzo Magnani troveremo una mostra dedicata al lato più immaginifico della fotografia; saranno aperti all’evento anche i Chiostri di San Domenico, Biblioteca Panizzi, Spazio Gerra, Palazzo da Mosto.
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Nato con obiettivi di internazionalizzazione, il festival vede protagonisti artisti italiani e sovranazionali, storicizzati ed emergenti, professionisti ed esordienti. Anche giovanissimi. Il circuito OFF, sezione indipendente che presenta progetti di fotografi professionisti accanto ai giovani, si declina anche in OFFschool, coinvolgendo le scuole di Reggio e provincia. I progetti del circuito OFF potranno trovare posto nelle gallerie, ma anche in luoghi inusuali quali negozi, ristoranti, alberghi, ospedali, teatri, studi di professionisti e laboratori artigianali. Sempre prediligendo le esposizioni in vetrina o open.
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Per il programma completo del festival: fotografiaeuropea.it