Tira una brutta Aria: sapete chi rischia di inaugurare la prossima stagione lirica del Valli? Il baritono Vasyl Ladyuk (nel verdiano Don Carlo), ovvero il cantante preferito dall’Fsb (erede del Kgb) putiniano. Leggete dentro e indignatevi

Quella del Don Carlo al Valli. In che senso? Nel senso che tra gli interpreti dell’opera di Verdi (che dovrà inaugurare la stagione lirica 2023-2024) c’è il famoso baritono Vasily Ladyuk, famoso per le sue costanti esibizioni agli eventi aziendali chiusi dell’FSB, il famigerato servizio segreto del Kgb, stando almeno alla fonte del network globale “The Insiders”, In pratica una sorta di cantore non ufficializzato di Putin. Ora va bene tutto (si fa per dire, ndr), a Reggio non si proietta una bandiera ucraina su un monumento pubblico nemmeno se ti metti a piangere in russo ma questo è davvero troppo. A tal punto che i Teatri di Reggio stanno verificando l’attendibilità della fonte e se il baritono risultasse esibirsi per i figuri di cui sopra, sono pronti a stracciargli il contrattino. Bravi, bene, bis! Almeno così dicono. Verificheremo, statene pur certi

Il Don Carlo s’ha da fare ma l’ugula del Kgb a Stalingrado vada a cantare (anonimo)

Ladyuk con Putin

Ora, va bene tutto, si fa per dire, e non vediamo da un anno a questa parte nessuna bandiera ucraina proiettata su un monumento reggiano (il “neneismo” inteso né con Putin, aggressore, né con Zelensky, aggredito, è una piaga culturale che solo l’inesorabile azione biologica del tempo saprà lenire). Ma far inaugurare la stagione lirica del Valli il prossimo inverno ad un pur superbo Don Carlo verdiano (ricordiamo che verdi è il simbolo musicale del nostro Risorgimento contro l’invasione austro-ungarica) alla presenza di quel baritono (vocalmente pure bravo) che risponde al nome di Vasyl Ladyuk, e che secondo il network globale “The Insiders” è il cantore fisso alle feste aziendali private dell’Fsg, i servizi segreti del kgb, parrebbe troppo pure in questa Reggio non troppo attenta alla geopolitica.

Ladyuk con Putin e l’altro guerrafondaio Medvedev

Per chi non lo sapesse, l’Fsb (Federal’naja sluzba bezopasnosti) è nientepopodimeno che l’erede del Kgb, sì proprio quello, il servizio segreto di polizia che per decenni ha mantenuto più o meno, l’ordine interno all’Urss compiendo ogni tipo di azione, di natura frequentemente criminale, garantendo diciamo così la sicurezza nazionale. Con Putin, che dal Kgb proviene, l’Fsb ha avuto una spinta ulteriore. Il caso del “baritono della Lubianka” Ladyuk era stato sollevato nella giornata del 15 marzo dal giornalista della Stampa Jacopo Iacoboni perché il Teatro di Piacenza sul cui palco andrà in scena lo stesso spettacolo (così come appunto Reggio, Modena e Ravenna) aveva già annunciato il proprio cartellone. E quelli di “The Insiders” avevano fatto notare, per le nostre sempre più traballanti democrazie occidentali causa neneismi vari, la vaghissima contraddizione.

Il caso del baritono è già deflagrato a Piacenza dove giustamente i locali teatri hanno risposto che “la cultura deve essere un ponte tra le nazioni”, giustissimo ma che verificheranno se il Ladyuk prenda parte o meno ai simpatici meeting degli eredi del Kgb, quelli che oggi per intenderci imprigionano le persone per le loro opinioni politiche. Stesso spartito hanno preannunciato dai Teatri di Reggio Emilia che molto solertemente hanno fatto sapere che a loro volta faranno le verifiche del caso. E se il Ladyuk oltre ad essere russo, che non è una colpa anzi, risultasse pure un canterino putiniano, può considerare il suo contratto carta straccia.

 

Total
0
Condivisioni
Prec.
Capodanno fiorentino al via sabato, oltre 100 eventi in tutta la città

Capodanno fiorentino al via sabato, oltre 100 eventi in tutta la città

Firenze – Da sabato 18 al 27 marzo, prende il via una lunga serie di

Succ.
Incidenti sul lavoro, allarme dell’Acli: “In Toscana +23% nel 2022”

Incidenti sul lavoro, allarme dell’Acli: “In Toscana +23% nel 2022”

Firenze – Dati sugli infortuni sul lavoro in aumento in Toscana

You May Also Like
Total
0
Condividi