Tra Pil ed inflazione: i desiderata della Banca d’Italia

La Banca d’Italia migliora ancora la stima nel 2022 ma sul futuro pende la Spada di Damocle dell’inflazione. Con l’incognita Putin tra criminalità ed imprevedibilità

La Banca d’Italia migliora ancora la stima per il pil del 2022 che sarebbe salito del 3,9% mentre, per il 2023, l’economia frenerà a +0,6%, qualche punto in più comunque del +0,4% previsto a dicembre e del +0,3% di ottobre.

E’ quanto previsto dallo scenario base del bollettino economico dell’istituto centrale secondo cui invece, nel 2024, la stima è “corretta leggermente al ribasso (+1,2%) a causa di un incremento più contenuto dei consumi”.

In caso di scenario avverso con l’arresto delle forniture di energia dalla Russia, il Pil si ridurrebbe di quasi l’1 per cento sia nel 2023 sia nel 2024 e crescerebbe moderatamente nel 2024.

Il caro energia è responsabile per oltre due terzi dell’inflazione in Italia.

Secondo stime della Banca d’Italia, considerando sia gli effetti diretti sia quelli indiretti, nel quarto trimestre poco più del 70% dell’inflazione complessiva era riconducibile all’energia”. “I rialzi dell’energia – si legge – hanno inciso in modo marcato sull’indice generale dei prezzi”. Per la banca la “reattività dei prezzi dei beni industriali non energetici e dei servizi è statisticamente significativa, ma quantitativamente modesta; i prezzi dei beni alimentari mostrano invece una sensibilità più elevata, oltre ad essere tipicamente più volatili”.

(Ansa)

Total
0
Condivisioni
Prec.
Super agrumi, dal Crea arriva l’arancia arricchita che migliora la salute

Super agrumi, dal Crea arriva l’arancia arricchita che migliora la salute

Firenze – Un unico agrume zeppo di sostanze salutari, un concentrato di

Succ.
La sottile frontiera che divide psicologia e spiritualità

La sottile frontiera che divide psicologia e spiritualità

I due ambiti spesso sono sovrapposti creando dubbi, ambiguità e confusione

You May Also Like
Total
0
Condividi