Silk non Faw. Addio Mister Mandarino. Il sindaco Luca Vecchi ufficializza il de profundis sul progetto Gavassa dagli occhi a mandorla

In un’intervista a doppia pagina d’inizio anno al Carlino, il sindaco Luca Vecchi alla chetichella ma nemmeno troppo, derubrica dalle priorità dell’agenda amministrativa il progetto dei super-bolidi cinesi in quel di Gavassa (in sostanza dà per morto il piano). Quel progetto che da subito, mentre le fanfare dell’entusiasmo industriali, sindacale e politico, intonavano all’unisono uno spartito unico, la nostra febbrile e visionaria 7per24 diede come pressoché irrealizzabile
Il sindaco Luca Vecchi a Milano con il console cinese Kan Liu

Basta digitare il nome dell’un tempo roboante progetto sinoamericano (più sino che americano) Silk Faw nella ricerca di questo umile ma (pre)visionario sito, che ti accorgi subito che aria tirava nei nostri articoli. All’indomani, dicasi il giorno dopo, della entusiastica presentazione del piano Grande Muraglia su verdi prati a Gavassa, dove avrebbero dovuto rombare i motori di super bolidoni per impenitenti nababbi, in grado però di trasformare in quatto e quattr’otto, le campagne attorno a Reggio in una specie di Wall Street dagli occhi a mandorla della ricerca tecnologica nel campo della produzione di macchinoni elettrici. Tra il giubilo dei vertici unindustriali, l’osanna dei sindacati, i peana dei politici ed il consueto sostrato dei nostalgici dell’economie alternative a quelli liberali (cioè democratiche) che appena sentono odore di chinoiserie vanno letteralmente in brodo di giuggiole.

7per24 diede da subito come improponibile logisticamente il tutto, irrealizzabile contestualmente, insostenibile socioeconomicamente dalla comunità locale. Oltre che discreti nell’arte dell’aruspicina, vuoi mai che qualcuno pensi pure portassimo un po’ di sfiga?

Oggi anche il sindaco Luca Vecchi si ri-allinea nell’intervistona di inizio anno al Carlino e, tra un annuncio e l’altro di grandi investimenti, ci piazza anche ‘sto disincentivo al creduto affarone: “Silk-Faw è una vicenda fuori dai radar. Un fatto privato che non corrisponde più all’agenda della città. Abbiamo fermato il percorso amministrativo quando abbiamo capito (bastava leggere di più 7per24, ndr) che c’erano criticità, non abbiamo concesso nulla e da mesi non appartiene più alle priorità. Capitolo archiviato e derubricato: il tema è che l’impresa privata ha annunciato l’investimento e non l’ha fatto (chi l’avrebbe mai detto, ndr). L’unica cosa importante: devono chiudere pagando tutti. Siamo persone serie in Emilia e non accetteremo nulla di diverso”.

Inizio anno col botto, seppur silente.

Total
0
Condivisioni
Prec.
La nuova vita del cinema Odeon, film, libreria ma no somministrazione

La nuova vita del cinema Odeon, film, libreria ma no somministrazione

Firenze – Continua il lavoro della giunta in questi giorni pre-Befana

Succ.
Eppur s’assume: il 63% delle imprese reggiane ha assunto nuovo personale. La maggior parte con contratti a tempo determinato

Eppur s’assume: il 63% delle imprese reggiane ha assunto nuovo personale. La maggior parte con contratti a tempo determinato

Nel 2022, il 63% delle imprese della provincia di Reggio Emilia, il 56% delle

You May Also Like
Total
0
Condividi