Favorire la trasparenza nei finanziamenti destinati alla ricerca ed eliminare ogni possibile nepotismo. Queste le linee guida del nuovo codice etico dell’Università degli Studi di Firenze, che verrà probabilmente discusso in Senato accademico e negli altri organi rappresentativi dell’Università fiorentina. La rivisitazione del codice etico richiesta dalla riforma Gelmini è un argomento molto delicato e per questo è stata affidata ad una apposita commissione presieduta dal professor Paolo Caretti, ordinario di diritto costituzionale alla Facoltà di Giurisprudenza. Probabilmente il testo del nuovo codice etico verrà messo ai voti nel Senato accademico che si terrà il prossimo 25 luglio e che vedrà la soppressione delle facoltà in nome dei dipartimenti, secondo quanto disposto dalla riforma Gelmini. Contro il nepotismo, il codice prevede che non si possa partecipare a procedure concorsuali se nelle strutture che hanno emesso il bando lavorano parenti fino al quarto grado. Coloro che verranno eletti per ricoprire una carica di responsabilità in Ateneo, inoltre, potrebbero avere un pregiudizio da un’eventuale parentela all’interno dell’Università e saranno comunque costretti ad una pubblica dichiarazione sui potenziali conflitti di interesse.
20 Luglio 2011
Prende corpo il nuovo codice etico dell’Università
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