La protesta continua. Non va giù a genitori, bambini e anziani che il loro giardino scompaia così. Dopo la tremenda scoperta della scorsa settimana, quando entrando nel parco pubblico hanno trovato più di metà terreno recintato con le ruspe già a lavoro, la rabbia degli abitanti della zona non cessa. Anche questo pomeriggio sono stati molti i genitori che hanno portato i loro figli a giocare, ma niente è più come prima. Chiusa la parte più bella del giardino, con tutti i giochi accatastati in un angolo e irraggiungibili dai bamabini.
Le tante persone accorse hanno potuto incontrare, e far valere le proprie ragioni a Fabrizio Ricci, presidente della commissione assetto e ter ritorio del quartiere 5. Incontro animato da lunghe discussioni, per capire se c'è ancora una speranza di tornare indietro. Ma ormai però il danno è fatto, perchè il giardino non sarà più come prima, dunque si tratta «solo» di capire se ci possono essere delle migliorie al progetto che sarà presentato lunedì alla sede del quartiere 5. In tale occasione gli abitanti potranno far valere la propria voce, e chiedere di portare delle modifiche dove possibile.
Richieste che saranno decise tra tutti gli «indignati» domani pomeriggio proprio al giardino in questione durante una bella festa organizzata per carnevale. Alla presenza anche del parroco di zona, don Paolo Milloschi, i genitori concorderrano quelle che per loro sono le esigenze più importanti da far valere.