Naufragio del Giglio, si scandaglia il mare. Inizio defueling slitta a domenica

Stamattina i palombari della Marina militare hanno fatto brillare tre microcariche esplosiva per aprire un varco nel ponte 5, attraverso il quale i sommozzatori potranno accedere a zone della nave prima non raggiungibili. I sommozzatori dei vigili del fuoco e della guardia costiera stanno dunque continuando le ricerche dei dispersi. ll bilancio attuale del naufragio è di 16 morti accertati, ma ieri le autorità hanno detto che non ci sono più speranze di trovare viva alcuna delle 19 persone che ancora risultano disperse (26 gennaio Identificata un’altra vittima. Gabrielli: “Nessuna speranza di trovare persone vive”).
Inoltre 32 chilometri quadrati di mare nelle acque dell'Isola del Giglio sono stati scandagliati scandagliati in questi giorni, alla ricerca di eventuali corpi dispersi – ha detto il direttore regionale dei Vigili del fuoco, ingegner Cosimo Pulito – , con l'intervento di tre navi della Marina militare della Marina militare e dei Vigili del fuoco e della Capitaneria di porto.
Mentre stamani alla Procura di Grosseto si è svolto l'interrogatorio di Ciro Ambrosio il vicecomandante di Francesco Schettino, indagato insieme a Schettino per omicidio plurimo colposo nell'inchiesta sul naufragio della Costa Concordia, nell'isola del Giglio si rilevano manifestazioni di appoggio all''ex comandante di Costa Crociere, Mario Palombo che il comandante della Concordia ha chiamato in causa per la decisione dell' “inchino” al Giglio, le cui manovre sono state all'origine del naufragio. Su una terrazza proprio davanti al molo dell'isola si legge su uno striscione “Giù le mani dal comandante Palombo”. Il comandante Schettino è accusato anche di naufragio e abbandono della nave.
Stamattina ascoltato in Procura nuovamente anche il capo della sala operativa della Capitaneria di porto di Livorno, Gregorio De Falco, verosimilmente per consentire ai magistrati di approfondire i contenuti della sua testimonianza su quanto accadde quella tragica sera del 13 gennaio sulle coste del Giglio. Considerato dall'opinione pubblica l'anti-Francesco Schettino, espressione della vera Italia, o meglio della buona Italia, De Falco è divenuto famoso per la sua conversazione telefonica con il comandante Schettino dopo l'abbandono nave, nella quale gli intimava con fermezza di tornare sulla nave dove si trovavano ancora passeggeri a bordo, in balia del panico e del rischio di morire

Svuotamento dei serbatoi potrà iniziare domenica
Potrebbe slittare a domenica l'inizio del defueling, inzialmente previsto per sabato 28 gennaio (24 gennaio Concordia, salgono a 16 le vittime accertate. Inizio “defueling” previsto sabato). ''A ora – ha detto il commissario all'emergenza del Giglio, Franco Gabrielli – i tecnici della Smit Salvage hanno flangiato completamente tre serbatoi e stanno procedendo sul quarto''. Il ritardo nella sistemazione delle valvole sarebbe dovuto principalmente al peggioramento delle condizioni meteo-marine. La previsione nella giornata di domani di rafforzamento dei venti e ingrossamento del mare, con onde alte fino ad oltre un metro, crea il rischio di rotture nei manicotti di estrazione, rischio che non si può correre perchè porterebbe alla fuorisucita del carburante durante il trasferimento dai serbatoi. Gabrielli ha in sostanza garantito l'operatività e tempestività nell'esecuzione dei lavori programamti, ma anche la necessaria prudenza rispetto alla variabile delle condizion meteo-marine.

Destino del relitto Concordia: smantellamento in loco o rimessa in asse
Costa Crociere sta predispondendo un ''capitolato per le ditte interessate''. Cosi' Franco Gabrielli, commissario per l'emergenza al Giglio dopo il naufragio di Costa Concordia, ha risposto a chi gli
chiedeva se la nave sara' smantellata e fatta a pezzi. Le aziende interessate a questo tipo di intervento ''sono poche nel mondo'' e quando gli arrivera' il capitolato ''formuleranno le loro proposte''. Per questo e' presto per conoscere i tempi del recupero e la soluzione, resta in piedi anche l'ipotesi di provare a rimettere in asse la Concordia: ''I tempi dipenderanno da quello che vorranno fare l'armatore e l'assicuratore'' ha concluso.

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