La Regione in prima linea per recuperare i fusti inquinanti dispersi nei mari della Toscana

Il 17 dicembre del 2011 un cargo della Grimaldi ha perso in mare 198 fusti carichi di catalizzatori contenenti metalli pesanti. I fusti a tutt’oggi si trovano sui fondali dell’Arcipelago toscano, ma la Regione Toscana, tramite Arpat ed Asl, sta seguendo da vicino la vicenda per evitare un disastro ambientale. Pur non avendo competenza diretta, l’assessore regionale all’Ambiente, Anna Rita Bramerini, e quello al Diritto alla Salute, Daniela Scaramuccia, hanno avviato una collaborazione con Capitaneria di Porto, Ispra, Arpat ed Asl per localizzare quanto prima i fusti inquinanti ed evitare che una loro eventuale permanenza sul fondale marino possa causare conseguenze che nessuno vorrebbe sull’habitat marino e, di conseguenza, sui consumatori dei prodotti ittici toscani. Non appena è stata appresa la notizia della caduta in mare dei fusti, ricordano gli assessori Bramerini e Scaramuccia, la Regione si è adoperata anche oltre le proprie competenze per offrire la propria collaborazione nel loro recupero.

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