Mentre le proiezioni confermano la non governabilità del Senato, anche per la Camera si profila il caos. La prima proiezione che riguarda Montecitorio dà un testa a testa fra centrosinistra (29,1%) e centrodestra (28,3%). Ma il primo partito risulterebbe essere il M5S di Grillo con il 26,7%. Per il Senato l'ultima proiezione conferma l'inesistenza di una maggioranza di governo. Il centro moderato rischia di essere spazzato via. Per i perdenti comincia il primo rendiconto, Rivoluzione Civile annuncia che non si scioglierà.
E in Toscana? Ecco i dati reali: al Senato (3596 sez. su 3971) il centrosinistra è in testa con il 43,58%; Grillo secondo partito 22,64%; centrodestra al 21,24%. Flop Lista Monti, 8,14%. Alla Camera (2887 sez. su 3971) in testa centrosinistra con 41,74%; secondo partito Grillo, 23,93; a seguire centrodestra 20,50%, lista Monti, 8,48.
La terza proiezione de La 7 dava un testa a testa fra centrodestra e centrosinistra al Senato, con una prevalenza dello schieramento conservatore soprattutto nelle regioni chiave. Il che confermava l'ingovernabilità del Paese, elemento ormai appurato e certo. Fra le regioni, quelle che contano per il Senato vanno al Pdl. Uniche a contenere la risalita del centrodestra, le regioni cosidette "rosse".
Le proiezioni profilano un quadro difficile di ingovernabilità, che potrebbero anche condurre a una nuova tornata elettorale. Al Senato si procede sul filo dell'incertezza, ma indiscutibile è il successo della lista di Grillo, molto alto in Sicilia dove si rivelerebbe il secondo partito dell'isola al 30% circa. Sul web è cominciata la sarabanda di twitter. "L'onestà andrà di moda", ha twittato Grillo. Soluzioni? Per ora, poche ipotesi, forse una la più realista: un governo per cambiare la legge elettorale, poi subito al voto. Impressionanti anche le proiezioni della Camera che danno il partito di Grillo terzo, a pochi punti dal Pdl: Pdl al 28,3%, M5S 26,7%.
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