In queste ore ci si interroga su cosa stia succedendo alle urne e principalmente si pensa alle grandi città. Ma esistono anche le campagne. In Toscana a San Casciano in val di Pesa l'affluenza ha raggiunto il 60% alle ore 18.00. La popolazione sembra essere andata alle urne senza grosse preoccupazioni e incertezze, in un clima di tranquillità, anche se facendo domande qua e là si scoprono facilmente ombre dolorose. Comunque sia sono tutti più o meno convinti dell'esito finale delle votazioni: sicuramente vincerà Bersani, dicono in molti, anche se rimangono vive le preoccupazioni per una situazione di stallo al senato.
Alcuni, fra quelli con cui cominciamo a parlare, riferiscono di sapere che molti elettori hanno annullato la loro scheda, a volte addirittura strappandola. A condanna di tali comportamenti un ragazzo spiega: "E' doppiamente importante votare quest'oggi, perché i partiti non vorrebbero che i cittadini più giovani esprimessero la loro preferenza". Lo dimostrerebbe, secondo lui, la vaghezza dei programmi politici, la campagna elettorale e il generale disinteresse verso la nostra generazione (dai 18 ai 35 anni) presa in considerazione solo a titolo formale.
Infatti, continua a spiegare il ragazzo, circa vent'anni, a votare sarebbero solo i sostenitori "navigati" dei grandi partiti, che voterebbero comunque "a prescindere dal candidato premier per il partito per cui storicamente hanno sempre votato". Che i giovani si esprimano, secondo il nostro interlocutore, sarebbe solo "un danno per l'establishment" sia di destra, di centro che di sinistra. "Dunque noi giovani bisogna andare a votare per riequilibrare il potere dei grandi partiti – conclude – solo che, ci si interroga, se voti chi rischia di non raggiungere la soglia di sbarramento hai la sensazione di aver buttato via il tuo voto. E allora che fare?",
Il ragazzo si allontana col viso corrucciato e si dirige al seggio. Sembra davvero che in campagna, o almeno a San Casciano, si senta un certo disagio, sicuramente nelle fasce più giovani: è necessario votare, ma è nel contempo "doloroso" e difficile esprimere la propria preferenza.