Nella giornata di ieri, martedì 29 gennaio, la Giunta regionale della Toscana ha espresso il suo parere positivo alla realizzazione della galleria di San Donato. La Valutazione di impatto ambientale (Via) dell’infrastruttura, che sorgerà nei comuni di Bagno a Ripoli e Rignano sull’Arno, sarà ora trasmessa al Ministero dell’Ambiente, che dovrà approvare il progetto presentato da Società Autostrade per la costruzione della variante dell’A1. Si tratta dell’opera più importante e delicata fra quelle previste nei 17 km del tratto autostradale che collega Firenze sud ad Incisa Valdarno (Firenze) dell’Autosole. I lavori faranno parte della realizzazione della terza corsia dell’A1 nel tratto fiorentino e consisteranno nella realizzazione della nuova galleria autostradale San Donato, in direzione Roma, in aggiunta alle due già esistenti. La nuova galleria sarà a tre corsie e lunga circa 1 km. Lo scavo per la realizzazione della nuova galleria verrà effettuato con metodi tradizionali (ossia senza l’utilizzo della fresa) e con i materiali prodotti dagli scavi (circa 3.300.000 metri cubi), che verranno impiegati per i rilevati autostradali e i rimodellamenti morfologici, senza prevedere alcun esubero o conferimento in discarica, ad eccezione dei materiali di risulta dalle demolizioni.
I 17 chilometri verranno suddivisi in due lotti. Il primo riguarderà le tratte esterne, ed il suo importo a base d’asta è di 220.000.000 di euro. Il secondo, cioè la variante di San Donato, ha un costo di 190.000.000 di euro, il che fa registrare una spesa generale pari a 410.000.000 di euro. La durata prevista per la realizzazione dell’intera tratta sarà di 5 anni e 7 mesi. Per il primo lotto serviranno 3 anni e 7 mesi, mentre per il secondo saranno necessari 4 anni e 6 mesi, con un periodo di sovrapposizione dei lavori per il primo e per il secondo lotto, di 2 anni e mezzo.
L’approvazione dei lavori per la costruzione della galleria di San Donato ha previsto, però, anche parametri ambientali che dovranno essere rispettati. I materiali di scavo dovranno essere riutilizzati, mentre dovranno essere tutelate le risorse idriche sotterranee e la qualità dell’area nella fase di cantierizzazione, con particolare riguardo all’emissione di polveri. La delibera della Giunta regionale, inoltre, disciplina il trattamento delle acque di prima pioggia dei cantieri, nonché il rumore in fase di costruzione e di esercizio. È previsto inoltre un Piano di monitoraggio della qualità dell’aria, del rumore e della risorsa idrica sotterranea. Il nucleo di valutazione ha poi deciso di aumentare da 1 a 3 anni il monitoraggio della risorsa idrica una volta terminata la realizzazione dell’opera.
Le verifiche sullo stato di attuazione dei lavori spetteranno ad un Comitato di controllo composto da rappresentanti del Ministero dell’Ambiente e del Ministero dei Beni Culturali, della Regione Toscana, di Arpat, dell’Autorità di Bacino del Fiume Arno, della Provincia di Firenze e dei Comuni interessati. L’idea è che i lavori per la realizzazione della galleria di San Donato possano portare ad una diminuzione del traffico sul tratto autostradale fiorentino, ma anche che la costruzione di un’importante opera infrastrutturale possa dare in qualche modo impulso all’economia locale.