Sfratti, una bomba sociale con la miccia innescata

Nuove occupazioni in vista a Firenze. "Sarà una campagna elettorale durissima – avverte Lorenzo Bargellini, leader del Movimento di Lotta per la Casa – perché i politici che si sfidano a suon di slogan anche e soprattutto sul nostro territorio stanno dimenticando il problema abitativo che invece è una necessità primaria per i cittadini". L'ondata di sfratti prevista per Gennaio ha attraversato in lungo e largo le strade di Firenze ed altre esecuzioni sono già in calendario per Febbraio. "Forza pubblica o meno – spiega ancora Bargellini – non possiamo tollerare oltre questa situazione in cui le famiglie senza dimora aumentano ogni giorno e le istituzioni restano ferme bloccando di fatto l'accesso in graduatoria per l'assegnazione degli alloggi popolari. Il fatto di non riconoscere la morosità incolpevole come elemento distintivo per l'inserimento in lista d'attesa è inaccettabile: il 90% delle richieste presentate sono state respinte. Ammessi solo coloro che possono dimostrare di essere in cassa integrazione oppure che sono stati licenziati in un preciso giorno sulla base di un regolare contratto. Non devo certo spiegarvelo io in quali acque stiamo navigando e quanto sia difficile avere un contratto a tempo indeterminato, regolare, trasparente di questi tempi.
Non possiamo neppure contare sui Servizi Sociali che un tempo facevano da sportello di ascolto e comprensione mentre adesso sono avvertiti dai più come una minaccia e le persone bussano alla nostra porta (la sede del Movimento è in via Palmieri a Firenze) spaventate dalle minacce che vengono rivolte circa il rischio di perdere l'affidamento dei minori qualora si venisse a configurare l'impossibilità di garantire una esistenza dignitosa agli stessi"

A fare da eco alle parole di Bargellini sono coloro che accusano anche psicologicamente il disagio sociale: "Non ho più potuto pagare l'affitto di 690 euro mensili perché sono arrivata a percepire 450 euro e sono oggetto di un provvedimento di sequestro del conto corrente – spiega una signora di 50 anni – al momento trovo aiuto presso gli amici grazie a quei 20 euro al giorno che qualcuno mi presta. Ma è difficile chiedere aiuto. Ho paura ogni giorno di più". Ma le storie sono tante, si va da chi dorme dentro allo sportello di un Bancomat in via Masaccio per ripararsi dal freddo a chi ha scelto di stare dentro ad un camion nell'immediata periferia di Firenze "Perché di occupare uno stabile a settanta anni non me la sento".

Ma gli alloggi ci sono? "Ci sono tanti stabili murati, troppi – segnala Bargellini. Ci sono caserme vuote in cui sono rimasti solo guardiani". Ma il termometro della situazione lo offrono anche episodi come quello capitato allo stesso Bargellini. "Mi trovavo stamani davanti ad una palazzina dove secondo me c'era un appartamento sfitto. Dalla strada guardavo verso le finestre e dopo pochi minuti è arrivata una volante che mi ha trattenuto per accertamenti. Qui il rischio che ne nasca un problema di ordine pubblico è più che reale. Polizia da una parte, bisognosi dall'altra".
Ma l'Imu non doveva aiutare a stimolare il mercato degli affitti colpendo con maggiore pressione fiscale coloro che sono in possesso di immobili vuoti? Questa una promessa giunta anche da parte del Comune di Firenze che ha previsto una aliquota maggiorata per la seconda casa. C'è stato l'auspicato cambio di tendenza nel mercato immobiliare? Ad una prima stima no, perché il sistema di tassazione non sarebbe stato accompagnato da una logica – auspicata a gran voce dagli attivisti di Lotta per la Casa – di solidarietà e l'immobile vuoto, affittato a canoni proibitivi è destinato a restare vuoto.

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