Santa Croce sull’Arno (Pisa) – Si parla di rischio idraulico, e ormai abbiamo tutti imparato quanto sia essenziale l’opera di prevenzione per “smaltire” senza pericolo le piene dei fiumi. E’ dunque con ancora più pressante preoccupazione che il sindaco di Santa Croce sull’Arno Giulia Deidda, ha inviato due giorni fa una lettera rivolta sia all’assessore regionale Anna Marson, che al segretario dell’Autorità di Bacino del Fiume Arno, che al Segretario generale del Provveditorato Interregionale delle OO.PP. della Toscana e dell’Umbria per segnalare una situazione che costituisce non solo potenziale pericolo per l’incolumità della popolazione, ma abbisogna anche di un celere intervento per eliminarne alla radice la possibilità.
Il pericolo è costituito da un “isolotto” che si è creato “proprio al centro di un tratto di fiume già di per sé non particolarmente largo (stretto com’è tra i due abitati di Santa Croce sull’Arno e di San Donato di San Miniato)”. Una vera e propria piccola isola con tanto di alberi che riduce ulteriormente la portata del corso d’acqua.
La pericolosità sia pur potenziale di questo “manufatto” naturale è presto detta: “Oltre a rappresentare un indubbio ostacolo al normale scorrimento del fiume (cosa che può risultare molto pericolosa in situazioni di piena quali quelle che, ad esempio, si verificarono lo scorso anno) – scrive il sindaco nella missiva – la presenza dell’isolotto sta causando evidenti e progressive erosioni delle sponde immediatamente a monte, con tutto ciò che ne consegue in termini di indebolimento degli argini (specie sulla riva sinistra dove la golena è praticamente inesistente) e di messa a rischio dello stesso ponte della strada provinciale che collega Santa Croce sull’Arno a Ponte a Egola (e che, probabilmente per ragioni di questo tipo, fu soggetto a cedimento già in occasione della tragica alluvione del 1966)”.
Insomma, per farla breve la richiesta dell’amministrazione comunale è la seguente: la veloce (il più possibile) rimozione dell’isolotto seguita a spron battuto dall’adeguato consolidamento delle sponde a monte, nonché dalla messa in atto “di quegli interventi di regolazione della corrente in grado di evitare il riformarsi di tale ostacolo (cosa che invece è già successa più volte nel passato)”. L’amministrazione comunale mette a disposizione i propri tecnici. Per ora, dagli interpellati, silenzio. Non resta che guardare le previsioni del tempo.
Foto da ufficio stampa del comune di Santa Croce sull’Arno