Firenze – Il centenario della pubblicazione dei Canti Orfici di Dino Campana, uno dei più grandi poeti del ‘900, viene celebrato con un progetto integrato fra Teatro Studio Krypton, Biblioteca Marucelliana di Firenze e Fondazione Primo Conti di Fiesole, su iniziativa di Regione Toscana, Comune di Firenze, Comune di Lastra a Signa, Comune di Marradi e Comune di Scandicci, e intitolato CANTI ORFICI: UN LIBRO TRA DUE SECOLI.
Un progetto lungo e composito, partito il 21 novembre e programmato fino al 31 dicembre, che da Scandicci tocca territori campaniani come Firenze, Badia a Settimo, Lastra a Signa e include mostre, una produzione teatrale in prima nazionale, spettacoli, film, incontri, conferenze e un laboratorio condotto da Giancarlo Cauteruccio aperto a giovani attori e artisti della scena.
Un omaggio speciale e unico in Italia che fa seguito alla tre giorni parigina organizzata in ottobre dalla Sorbona, dall’Istituto italiano di cultura e dalla Société des Études Italiennes. Già nel 1994, con un allestimento teatrale e un fitto programma di incontri e laboratori (varie le partecipazioni tra cui Mario Luzi, Roberto Carifi, Giuseppe Manfridi, Gabriel Cacho Millet e Gianni Turchetta), Teatro Studio Krypton si era occupato di Dino Campana, la cui esperienza poetica – come scrive il poeta Roberto Carifi – è forse la più tragica del Novecento italiano. (Con Dino Campana ci troviamo di fronte all’incarnazione stessa del poeta come homo viator, l’esiliato e l’errante che segue il cielo, la stella invisibile del proprio destino, che obbedisce e risponde all’appello di una parola nuda e fatale.)
Il poeta di Marradi con Scandicci e il suo territorio intrecciò gran parte della sua vita. Nel 1918 Campana fu ricoverato nel cronicario di Castelpulci e nel 1932 fu sepolto nel cimitero di San Colombano. Solo nel 1942 su intervento del Sindaco di Firenze Piero Bargellini le sue spoglie furono trasferite nell’Abbazia di Badia a Settimo, dove riposano sotto una lastra di pietra serena; si intravede nella penombra della navata sinistra l’epigrafe “Dino Campana Poeta 1885 – 1932.
Il programma
Al Teatro delle Arti di Lastra a Signa, il 25 novembre alle ore 21.00, la compagnia Giardino Chiuso mette in scena Mi chiamo Dino… sono elettrico, da La notte della cometa di Sebastiano Vassalli, scrittura teatrale di Attilio Lolini, interpretato da Fulvio Cauteruccio, Laura Bandelloni e Patrizia de Bari, regia di Tuccio Guicciardini. L’azione teatrale si concentra in modo particolare sugli anni che il poeta passò a Castelpulci e sul personaggio dello psichiatra Pariani, suo accanito persecutore.
Il 27 novembre al Teatro Studio di Scandicci alle ore 21.00 è ospite il drammaturgo Giuseppe Manfridi con un recital del suo inedito dedicato a Campana Trafitto da lance. Un copione scritto in versi che enfatizza un episodio focale della biografia campaniana: la riscrittura dei Canti Orfici, un’impresa disperata alla quale il poeta si accinse dopo il drammatico smarrimento della prima stesura.
Il 29 novembre alle ore 16.00, nell’Abbazia di Badia a Settimo, l’attrice Lorella Serni e il musicista Volfango Dami sono i protagonisti di Così bella come un sogno.Sibilla Aleramo, drammaturgia di Lorenzo Bertolani, ispirata attraverso ricordi, lettere, poesie, all’incontro tra Sibilla Aleramo e Campana, in cui l’autrice riscopre le ragioni e i passaggi di una storia da lei stessa definita “orrida e meravigliosa”.
Canti Orfici/visioni dal 13 al 19 dicembre prima nazionale
Debutta in prima nazionale il 13 dicembre, repliche fino al 19 dicembre (lunedì 15 di riposo) al Teatro Studio di Scandicci alle ore 21.00 Canti Orfici/visioni, regia di Giancarlo Cauteruccio.
Punta di diamante del progetto CANTI ORFICI: UN LIBRO TRA DUE SECOLI, la nuova produzione di Krypton vede come interprete principale lo straordinario attore Michele Di Mauro. Cauteruccio è affiancato dallo studioso Andrea Cortellessa in veste di dramaturg in uno spettacolo in cui le musiche originali sono firmate da Gianni Maroccolo e la scena da Paolo Calafiore.
Questo nuovo incontro di Cauteruccio con il poeta di Marradi avviene nel segno di un limpido e profondo rapporto con la sua poesia, con la forza visionaria dei suoi versi, con quella capacità di agglutinare in una straordinaria e fulminante esperienza letteraria temi di una sconcertante e sconcertata comprensione del futuro. La vicenda umana di Campana viene tenuta in ombra e la regia si concentra esclusivamente sui versi e sulla carne della parola. Versi che sono qui materia drammaturgica e innesco per un viaggio scenico, poetico e filosofico che amplia lo sguardo su orizzonti inediti rispetto alle svariate interpretazioni convenzionali.
Il 15 dicembre alle ore 21.00, Radio 3 Rai, in diretta dalla sala A di Via Asiago, Roma, dedica una trasmissione/omaggio a Dino Campana dal titolo “E ancora ti chiamo ti chiamo chimera” che vede protagonista Giancarlo Cauteruccio insieme a Michele Di Mauro,e altri attori e musicisti, per una lettura dei Canti Orfici. Radio 3 Rai è media partner del progetto.
Mostre
Teatro Studio Krypton inoltre collabora alle attività espositive promosse dal Comitato Scientifico presieduto da Giuseppe Matulli e composto da Franco Contorbia, Gloria Manghetti, Roberto Maini, Piero Scapecchi, Marco Manetti, Alessandro Sardelli, creato per le celebrazioni campaniane su iniziativa della Regione Toscana e i Comuni di Firenze, Lastra a Signa, Marradi, Scandicci, che comprendono tre mostre in altrettanti importanti luoghi della città di Firenze.
La mostra principale si intitola “Dino Campana, Canti Orfici 1914 – 2014. Manoscritti, documenti, libri, immagini”, con la cura di Francesca Castellano,e si inaugura il 27 novembre alla Biblioteca Marucelliana di Firenze alle ore 17.00, con una prolusione del Senatore Sergio Zavoli.
Tra i vari materiali, protagonista è il manoscritto leggenda del ‘900: “Il più lungo giorno”, autentico centro del complesso delle iniziative campaniane. Il 18 dicembre alle ore 17.00, è ospite in Marucelliana il Professore Alberto Asor Rosa con un intervento intitolato Sapienza e follia in Dino Campana. Un caso estremo di incomprensione da parte del sistema letterario.
La mostra è visitabile fino al 31 dicembre a ingresso gratuito; il catalogo, a cura di Francesca Castellano, è pubblicato dal Comune di Firenze.
Gli altri momenti espositivi disseminati nello stesso periodo sul territorio sono costituiti dalle preziose vetrine Per ricordare Dino Campana: una vetrina di carte e libri, allestite presso la Fondazione Primo Conti a Fiesole e all’Archivio Contemporaneo “Alessandro Bonsanti” del Gabinetto Vieusseux di Firenze.
Foto Francesco Spagnuolo