Lo scultore campano Patrizio Zona a BibbienaEditoriaArte

Bibbiena (Arezzo) – Tanti gli appuntamenti da non perdere a Bibbiena dal 2 al 9 novembre 2014, quando si svolgerà la prima edizione di BEA – BibbienaEditoriaArte e il centro storico della cittadina nel cuore del Casentino si trasformerà in una grande libreria, i cui scaffali e reparti saranno rappresentati dai negozi dismessi dell’antico borgo.

In un itinerario che comprende anche teatro, biblioteca, locali e gallerie, saranno realizzate tavole rotonde e iniziative culturali che abbracceranno la musica, la lettura, le arti figurative e ogni altro genere di esperienza creativa. Si attiverà, dunque, un percorso di elaborazione culturale dal basso, stimolando la costruzione di una fitta rete di contatti e relazioni tra le varie forme espressive dell’arte e della cultura in un rapporto coi luoghi e con le memorie di chi vive la realtà cittadina e di chi parteciperà alla manifestazione.

Uno degli eventi clou si svolgerà giovedì 6 novembre alle ore 19, nella splendida cornice del Teatro Dovizi, quando il noto scultore campano Patrizio Zona, direttore artistico a Bibbiena dello spazio espositivo Borgo Martellini 28, presenterà il suo prezioso libro-scultura Scolpito.

Introdotto dal giornalista aretino Marco Botti, l’artista racconterà ai presenti come è nata questa pubblicazione editoriale dalle caratteristiche tutte sue. zzzzzzzzpatrizio_2Ciò che rende unico il volume, oltre alle profonde riflessioni sulla vita dell’autore, sono infatti le incisioni che corredano ogni pagina del libro, che diventa così una vera e preziosa opera d’arte a tiratura limitata.

Questo libro…. o forse dovrei dire scultura è dedicato a quelle persone che, almeno una volta, hanno sentito il bisogno e il desiderio di “fermarsi” ma non sono mai riusciti a farlo…. Sì, ho detto “fermarsi” nel vero senso della parola. Siamo tutti in corsa frenetica ogni giorno… per arrivare dove? Quale sarà poi la meta? Così i nostri giorni, contati, passano uno dopo l’altro velocemente, senza rendercene conto, rincorrendo qualcosa che sembra sempre sfuggirci, quasi come un miraggio che si allontana quanto più credi di essergli vicino fino a scomparire. Ormai il successo il business, il danaro, l’immagine sembrano essere i nostri soli punti di riferimento. La nostra vita, in fondo, non è altro che un libro, un racconto che pagina dopo pagina scriviamo… ogni pagina dovrebbe rappresentare un nostro pensiero, una nostra azione, una nostra paura, un insuccesso o un trionfo, ma il ritmo attuale con il quale scriviamo queste pagine è troppo caotico, veloce, superficiale e la struttura del libro risulterà, inevitabilmente, una costruzione inquietante, complessa e in definitiva, pur nella sua diversità, del tutto simile a tante altre strutture costruite allo stesso modo. (Patrizio Zona)

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