Firenze – E’ un momento di intensa attività organizzativa per il Boxing Club Firenze con sede alla Palestra “Giovanni Nepi”, La Montagnola, Rione Isolotto. I dirigenti di quel sodalizio sono già al lavoro per mettere a punto l’organizzazione dei campionati toscani assoluti che si svolgeranno nella loro palestra dal 14 al 16 novembre.
Intanto per sabato prossimo, inizio ore 16, hanno varato una riunione dilettanti con sei matches. Questi i protagonisti. Aprirà la serie dei combattimenti l’incontro pesi medi tra Serci del Boxing Club Firenze, un prima serie molto esperto, e Emili, un solido pugile dell’Umbria. Quindi saliranno sul quadrato il mediomassimo Furiosi, altro pugile del Boxing Club dotato di un pugilato efficace e preciso, e l’insidioso Tommasini della Pugilistica Salvemini Livorno. Un match questo che promette scintille.
Sarà poi la volta di due pesi massimi. Battinelli del Boxing Club, un po’ penalizzato come popolarità dalla presenza del campione fiorentino, stesso peso, Fabio Turchi, e Trabelsi di Ferrara annunciato come pugile dal pugno pesante.
Quindi l’incontro tra superleggeri Hasani, nativo del Kosovo, tesserato per il Boxing Club, con sette matches all’attivo di cui quattro vinti, e Grifingi del Centro Sport Combattimento Firenze altro atleta interessante.
Quinto incontro. Protagonisti due superleggeri picchiatori. Da una parte Giorgetti, pugile di colore del Boxing Club, e Weligalla dell’Umbria. Infine un match fra giovani categoria youth. Pittalis Boxing Club contro Bracaloni della Boxe Cascina. Si profila un incontro vivace, equilibrato.
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AL PRESIDENTE FEDERALE UNA LETTERA DI PROTESTA
Domani venerdi si riunisce a Roma il Consiglio federale delle Federboxe. Sarà affrontato anche il delicato argomento contenuto in una lettera che il presidente del Comitato Toscano Giuseppe Ghirlanda ha inviato a nome delle cinquanta società della regione, al presidente federale il fiorentino Alberto Brasca.
Con quella lettera si chiede che siano prese tutte le iniziative possibili per contrastare il fenomeno di strutture amatoriali, estranee all’ambito federale, che nascondendosi dietro le parole “boxe” e “pugilato amatoriale” fanno anche businnes. Strutture rette spesso da persone sul piano tecnico non sufficientemente preparate per una disciplina sportiva come il pugilato. Inoltre puntano ad ottenere il riconoscimento del Coni per godere delle “detrazioni fiscali” e “rubano” utenza alle “vere” associazioni pugilistiche.
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