Viareggio (Lucca) – Nella mattina di ieri, venerdì 10 ottobre, si sono tenute otto ore di sciopero con presidi e cortei a Viareggio e a Fornaci di Barga. L’adesione allo sciopero, in entrambi i territori, è stata buona e circa 300 lavoratori e lavoratrici per parte, hanno partecipato alle due manifestazioni.
A Viareggio il corteo si è diretto in Municipio dove i dirigenti sindacali e i delegati delle Rsu hanno incontrato il sindaco, Leonardo Betti. “Fosse per me lo farei subito il Consiglio comunale su Polo Nautico e situazione della Darsena” ha detto Betti. La condizione di sindaco dimissionario, insieme a tutta la Giunta, non gli permette però di lavorare in tal senso.
“Se il Tar darà il via libera al frazionamento – decisione prevista per il 9 dicembre, ndr – quando anche uno solo dei soci del consorzio chiederà che gli venga assegnata la concessione, i lavoratori di Polo Nautico occuperanno l’area e la Fiom Cgil darà loro sostegno”, ha risposto il segretario provinciale Lamberto Pocai. “Il Consiglio comunale può essere fatto comunque – ha ribadito Pocai – e come Fiom vogliamo sollecitare l’amministrazione, il presidente del Consiglio affinché convochi la conferenza dei capigruppo e le forze politiche perché diano ascolto subito alla voce che sale da una Darsena che è già abbastanza in crisi. Non c’è più tempo da perdere, chiediamo una presa d’atto chiara e trasparente, un atto di indirizzo politico che dica no al frazionamento dell’area consortile. La politica deve assumersi questo ruolo di fronte alla città e ai lavoratori”
Alla manifestazione hanno partecipato lavoratori e lavoratrici di molte aziende metalmeccaniche versiliesi, alcuni con gli striscioni, come la Ponsi, Polo Nautico, Azimut Benetti, ai quali si sono aggiunti i lavoratori Filcams, il segretario della Camera del Lavoro versiliese Massimiliano Bindocci, Enrico Profetti della segreteria provinciale e altri esponenti sindacali.
“Lo sciopero di ieri testimonia che la Fiom c’è e che i lavoratori ci sono – ha dichiarato Pocai – malgrado i numeri non siano più quelli di un tempo, se pensiamo che in sei anni qui sono stati persi qualcosa come 5mila posti di lavoro, dei duemila rimasti la metà circa è in cassa integrazione e buona parte delle maestranze sono con le ditte in appalto. I cantieri sono rimasti chiusi e perciò per noi questo è un successo”.
Resta il problema di un’amministrazione comunale in bilico, che non è certo possa trovare una nuova maggioranza per continuare a governare, mentre la situazione critica della città avrebbe bisogno di ben altra autorevolezza. Non migliore pare la prospettiva di una gestione commissariale, che priverebbe i lavoratori e i cittadini della possibilità di interloquire e trovare le necessarie soluzioni con le forze politiche.
Nel tardo pomeriggio di ieri poi, il segretario Pocai e Nicola Riva della Fiom Versilia, hanno partecipato all’assemblea per i Beni Comuni organizzata a Viareggio da alcune realtà autorganizzate del territorio, come la Brigata Sociale antisfratto e l’Unione Inquilini.
A Fornaci di Barga, malgrado alcuni momenti di pioggia, sono scesi in piazza in trecento, fra lavoratori di Kme e quelli di altre aziende del territorio e hanno dato vita ad un corteo fuori programma lungo via della Repubblica, bloccando a tratti il traffico. La manifestazione si è conclusa nella piazza centrale IV Novembre di Fornaci con gli interventi di Franco Chiriaco (segretario provinciale Cgil), Mauro Rossi (Fiom Lucca), Fabio Bertei, Carlo Iozzi, Roberto Giannotti e Emilio Cecchini. Lo sciopero è riuscito nonostante le altre sigle sindacali (Cisl e Uil) abbiano invitato i lavoratori a non aderire alla mobilitazione della Fiom, sino al punto di distribuire volantini contrari.