Firenze – Elezioni metropolitane sempre più vicine: stamattina è stata presentata la lista “Città metropolitana – Territori – Beni comuni” (SEL e PRC) al Caffè letterario “Giubbe Rosse”. Una presentazione alla città, nonostante si tratti di una elezione di “secondo livello” (non saranno infatti i cittadini a votare direttamente per liste e rappresentanti del consiglio metropolitano) che ha il suo significato più profondo nel senso della candidatura stessa. Infatti, come spiegano i candidati, la città metropolitana che prenderà forma a partire dalle elezioni di domenica prossima si prospetta diversa rispetto a come era stata concepita all’inizio: eletta dai già eletti consiglieri comunali delle province e risultato di una semplificazione mal riuscita, finisce per “tagliare le pratiche della democrazia” e comprimere “i diritti di verifica da parte dei cittadini”.
Dunque, la lista della “gauche” ha nel suo intendimento principale, come spiegano i candidati, l’intenzione di apportare cambiamenti importantie ristabilire la centralità del territorio. I candidati provengono dai consigli comunali di Montespertoli, Greve in Chianti, Barberino del Mugello, Vaglia, Capraia e Limite, Impruneta, Figline – Incisa Valdarno, Signa e Sesto Fiorentino: nessun fiorentino, quindi, allo scopo di perdere quella centralità che rischia di penalizzare le piccole realtà comunali.
“Scuola e formazione, buone pratiche gestionali delle grandi aziende pubbliche, qualità dello sviluppo economico dei territori, realizzazione di un piano integrato per i trasporti, con il completamento del sistema tranviario esteso ai comuni della cintura di Firenze: sono questi soltanto alcuni degli ambiti in cui intendiamo batterci”, affermano Mauro Valiani, coordinatore provinciale SEL, e Andrea Malpezzi, segretario regionale di Rifondazione Comunista.
La lista è stata presentata in comune dai consiglieri fiorentini Tommaso Grassi e Donella Verdi. Quest’ultima spiega che la Città Metropolitana è nata presentando diverse criticità che occorre superare, prima fra tutti la limitatezza dei confini: “Non è concepita in un’ottica di area vasta ma finisce per ricalcare le vecchie province, e questo è un grosso limite per le infrastrutture.” Inoltre non si prevede la rappresentanza di genere, nemmeno la percentuale minima del 40 %. Secondo i candidati lo statuto deve essere cambiato, e una volta eletti tenteranno di farlo.
Le elezioni per la Città Metropolitana si terranno domenica 28 settembre a Palazzo Medici Riccardi. In corsa, oltre alla lista presentata oggi, anche Forza Italia, Pd, M5S e una lista civica.
Ed ecco ordine e candidati per lista: ‘Città metropolitana Territori Beni Comuni’ (9 candidati, capolista Cristiana Bellan), Forza Italia (9 candidati, capolista Maria Teresa Lumachi), Pd (17, capolista Brenda Barnini), Movimento 5 Stelle (11, capolista Saverio Galardi), ‘Liste civiche per la Città Metropolitana’ (9, capolista Anna Ravoni).