Firenze – Abuso d’ufficio: è questa l’ipotesi di reato che vede indagata Cristina Acidini, Sovrintendente al Polo Museale Fiorentino. L’accusa che vien mossa alla Sorpintendente è quella di non avere indetto le gare per per la scelta dell’assicurazione delle opere trasferite all’estero, così come prevede la normativa europea. Altre tre persone sarebbero indagate insieme alla Soprintendente.
L’inchiesta è coordinata dal pm Luigi Bocciolini che nei giorni scorsi ha ordinato una perquisizione negli uffici della Soprintendenza. Acidini sarebbe indagata anche dalla Corte dei Conti per i concerti di musica classica tenuti al Giardino di Boboli, per i canoni secondo lì’accusa non congrui. La difesa rappresentata dall’avvocato Nino D’Avirro in una nota sottolinea il comportamento trasparente e documentabile della Soprintendente. Cristina Acidini ha rassegnato le dimissioni, non per le inchieste, bensì per problemi legati alla riforma in via di approvazione. La decisione, spiega, “scaturisce dalla valutazione dei probabili effetti della riforma in itinere”, visto che “nel futuro assetto di soprintendenze e musei non è prevista una posizione paragonabile alla mia”, e non per le “inchieste a mio carico”.
“In relazione a notizie circolanti – ha comunicato la stessa Acidini in una nota – confermo di aver rassegnato al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo le mie dimissioni dal servizio in data 5 settembre scorso, e di essere in attesa dell’accettazione delle medesime”. “La mia decisione – aggiunge – che arriva dopo oltre 38 anni di servizio, scaturisce dalla valutazione dei probabili effetti della riforma in itinere: infatti nel futuro assetto di soprintendenze e musei non è prevista una posizione paragonabile alla mia attuale, che il Ministero mi ha assegnato nell’ottobre 2006”. “Confermo altresì l’esistenza di due inchieste a mio carico nell’ambito dell’attività istituzionale”, conclude