Isola del Giglio (Grosseto) – “Il Giglio è un patrimonio ambientale fantastico. E’ stato vittima di questo assurdo e incredibile incidente, ma ci sono tutte le condizioni perché il turismo cresca e si dimentichi quanto accaduto”, ha dichiarato oggi, venerdì 18 luglio, il ministro della Cultura e del Turismo, Dario Franceschini. Commentando l’imminente rimozione della nave naufragata il 13 gennaio 2012, il ministro ha spiegato che il Governo sosterrà l’isola dell’Arcipelago toscano assieme alla Regione “per superare questo momento complicato”. L’isola ha subito un gravissimo danno dal naufragio, ma “era bellissima e resterà bellissima”, ha concluso.
Al Giglio, intanto, i lavori per il rigalleggiamento proseguono. Ormai la Concordia è riemersa di almeno 4 metri e si attende soltanto di veder riaffiorare il ponte 5. Solo dopo il rigalleggiamento del ponte 5, infatti, si potrà davvero sapere se il progetto di rimozione avrà lo sperato successo. Si tratta della prova del fuoco, insomma. Se vi fosse troppa differenza fra il tonnellaggio stimato e quello reale, infatti, andrebbe ricalcolato tutto il progetto ri rimozione. Cosa che nessuno, dai tecnici impegnati nelle operazioni agli abitanti del Giglio, si augura.
Si è lavorato tutta la notte. Il vento era calato e le operazioni sul relitto sono riprese freneticamente. Le catene che avevano provocato problemi hanno raggiunto il corretto tiraggio. Restano ormai da collegare soltanto 2 catene e 4 cavi, nonché da installare 3 cassoni sul lato di dritta. E’ stato anche risolto il problema ad una delle catene che si erano bloccate e che, adesso, è stata collegata al cassone di riferimento.
Ancora resta molto da fare, ha spiegato il capo delle operazioni di rimozione per Costa Crociere, Franco Porcellacchia. Si tratta, in fondo, di un’operazione titanica. Le garanzie non possono essere assolute, ha dichiarato invece Nick Sloane, il vero architetto della rimozione. Il viaggio verso Genova, insomma, sarà tutt’altro che una passeggiata sulle onde del Tirreno. Probabilmente, anche per non lasciare nulla al caso, la traversata verso il porto del capoluogo ligure verrà rimandata da lunedì 21 a martedì 22 luglio.
Nel frattempo, sperando che la Concordia resti solo un brutto ricordo, l’Università di Firenze ha pubblicato un video nel quale si presentano gli studi effettuati dall’Ateneo fiorentino sul relitto naufragato al Giglio. Attraverso un sistema di tecnologie d’avanguardia, un team di ricercatori guidati da Nicola Casagli, ordinario di Geologia applicata del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Ateneo fiorentino, ha effettuato un accurato monitoraggio dei movimenti dello scavo della nave, misurando ogni singola oscillazione e deformazione del relitto.
Trailer del video “Le scienze e la Costa Concordia”
La Capitaneria di Porto di Livorno e la Direzione marittima della Toscana, invece, hanno emesso oggi un’ordinanza sulla base della quale le navi che solcheranno il Tirreno durante il viaggio della Concordia verso Genova dovranno viaggiare ad almeno 3 miglia marine dal convoglio che accompagnerà il relitto e rallentare la loro velocità per evitare la formazione di onde che potrebbero costituire un pericolo per la riuscita delle operazioni.