Firenze – KKT ha quasi tre anni di vita, è uno spin off dell’Università di Firenze, e ha sviluppato un’applicazione web innovativa – Routist (www.routist.com) – per aiutare i proprietari di flotte a risparmiare tempi e costi, in maniera semplice ed intuitiva, attraverso una pianificazione ottimizzata dei giri. Ed è stato acquisito da un’azienda leader mondiale di soluzioni Web per la gestione di flotte di veicoli e risorse sul territorio.
A pochi mesi dal lancio Routist si è distinta a livello internazionale e Fleetmatics Group Plc (NYSE: FLTX), società irlandese quotata alla borsa di New York, si è fatta avanti. L’acquisizione è stata formalizzata nei giorni scorsi: i creatori della Web App, diretti da Alessandro Lori (nella foto), sono tutti laureati dell’Ateneo fiorentino – sotto la guida di Fabio Schoen, ordinario di Ricerca Operativa – e proseguiranno le attività di sviluppo di Routist presso l’Incubatore Universitario Fiorentino.
L’applicativo Routist, che sarà integrato sulla piattaforma di Fleetmatics, sfrutta le potenzialità delle più recenti tecnologie in ambito Cloud, Mobile e Business Analytics: attraverso i suoi sofisticati algoritmi, Routist offre alle aziende l’opportunità di ottenere un significativo risparmio di costi aiutando a ridurre i chilometri percorsi, il consumo di carburante ed i costi di manutenzione dei veicoli.
“Il nostro applicativo sposa il Software-as-a-Service, nuovo paradigma che supera l’idea tradizionale dell’installazione di un prodotto – spiega Alessandro Lori che ha fondato KKT nel luglio 2011– qui non c’è hardware da acquistare, né lunghi progetti di installazione e personalizzazione. Le aziende possono gestire facilmente la loro flotta attraverso il sito internet ed iniziare immediatamente a percepire i benefici della tecnologia. L’integrazione tra gli applicativi di eccellenza di Fleetmatics – pioniere del SaaS per la gestione di flotte – e Routist rappresenta un importante valore aggiunto per i nostri utenti”.
“KKT è uno dei primi spin-off nati dai percorsi di pre-incubazione dell’Incubatore Universitario Fiorentino (IUF) -sottolinea Marco Bellandi, prorettore al trasferimento tecnologico e ai rapporti con il sistema territoriale dell’Ateneo fiorentino – l’entrata di KKT in un importante e dinamico gruppo internazionale è in primo luogo un successo del gruppo promotore dell’impresa, ma è anche una conferma del lavoro che l’Università di Firenze sta realizzando a supporto dei propri laureati e ricercatori orientati a trasformare idee e conoscenze in imprese innovative. Nel saldo ampiamente positivo di questo accordo c’è anche la permanenza della sede dell’impresa presso IUF; qui continueranno ad operare i giovani ingegneri che hanno promosso KKT con l’indirizzo scientifico di Fabio Schoen del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione”.