Se la gode tutta la festa Dario Nardella, sindaco di Firenze senza passare da ballottaggi, quasi 60% subito, in una corsa che non ha lasciato agli avversari nessun respiro. E ieri sera, sul palco e di fronte a una folla osannante, fra brindisi e aria di festa, il neo sindaco sembra allentare la tensione che gli aveva suggerito di mantenere la prudenza, centellinando le parole anche quando ormai era evidente che non ci sarebbe stata gara. Ringraziando Firenze che lo ha avvolto con il drappo di una vittoria per molti versi sorprendente per l’ampiezza, subito il pensiero corre alle cose da fare. Prima di tutto la giunta: “Fra una settimana” promette. E si guarda attorno per la festa che ha voluto proprio nella piazza da cui era partito più violento l’attacco grillino, quella dove solo pochi giorni fa il M5S aveva raccolto, stupendo a sua volta, oltre 3500 persone riunite ad ascoltare il loro capo.
Ma è acqua passata: sul palco, ieri sera, solo buone notizie, sindaci “amici” (il Pd ha fatto il pieno in tutti i comuni del circondario, ha strappato al centrodestra anche Prato) e un pensiero alle cose da fare. Che sono tante, elenca il nuovo sindaco, Seves in primis, ma anche tramvia, aeroporto, stazione. Ma tutto ciò tra poco. Ieri sera, era festa.