Firenze – L’Isolotto Firenze spaventa la Ternana, la irretisce, la chiude nella propria metà campo, segna e sogna l’impresa. Poi un rigore (“quantomeno dubbio”, dirà a fine gara il tecnico Colella) è una boccata d’ossigeno probabilmente decisiva per le ospiti e la partita “gira” in favore delle rossoverdi. In un PalalIsolotto gremito come non mai con tanti appassionati a sostenere le ragazze bianco viola e una nutrita presenza anche di tifosi ospiti finisce 5-6 per la Ternana, che va in finale scudetto dove affronterà la Lazio che ha vinto tutte le partite dell’annata. Per l’Isolotto il bilancio è essere tra le migliori quattro squadre d’Italia. E se il tecnico Colella sottolinea come “tutte le decisioni arbitrali dubbie sono state per la Ternana, ma faccio i complimenti alle mie ragazze che hanno lottato fino alla fine senza mollare mai anche quando la qualificazione sembrava numericamente compromessa”, gli fa eco Fabio Morini, responsabile del settore femminile della società che sottolinea che “oggi la differenza l’ha fatta una sola giocatrice, Amparo della Ternana”, e che “all’inizio dell’anno forse non credevamo di arrivare fin qui, ma per il prossimo anno il progetto è assolutamente rilanciato e l’obiettivo è quantomeno arrivare dove siamo arrivati quest’anno”.
Sulla gara pesa il dubbio del rigore col quale Neka per la Ternana ha pareggiato il gol al minuto 2’33” di Milena Gasparini Ribeiro. Il fallo secondo i più era fuori area. Dopo il pari la Ternana, apparsa nelle prime fasi impaurita o quantomeno guardinga, psicologicamente ha svoltato. Ha trovato il raddoppio con Chicca Madonna (un tiro passato tra una selva di gambe), poi nel finale di gara è andata tre volte al tiro libero perché l’Isolotto aveva esaurito il bonus di falli, cosa accaduta anche alla Ternana, a testimonianza di una partita spigolosa.
Chiusa la prima frazione sull’1-2 l’Isolotto ha una nuova partenza bruciante nella ripresa. Al minuto 1’30” Maione è travolgente sulla fascia di sinistra fino ad andare quasi sul fondo per scodellare un rasoterra che elude il portiere Cedrino e su cui Carla Duco si avventa in scivolata e mette dentro. In ripartenza vanno a segno per la Ternana in un uno-due che chiude di fatto il match Jessiquinha e Amparo. Poi è ancora Amparo che segna, in due tempi, dopo la prima respinta addirittura del portiere di movimento Leticia Martin: 2-5. L’Isolotto in ogni caso non molla, onora la gara, va a segno con Carla Duco, subisce il 3-6 per una disattenzione difensiva dovuta alla concitazione (gol di Jessiquinha) ma trova la forza morale (non era per niente scontato) di attaccare fino alla fine. Va in gol ancora Carla Duco con una pregevole azione personale, coglie una traversa nel finale (altri due ferri erano stati colpiti nel primo tempo) e a un minuto dalla fine Maira Di Flumeri dopo un altro pregevole assist di Maione. Il pareggio, cercato fino alla fine, non arriva. Finisce con una sconfitta di misura, tanta rabbia e il saluto al pubblico che ha portato per mano la squadra, anche questa un’altra grande conquista stagionale.