La notizia non è certo di quelle confortanti, in particolare per chi lavora: il nuovo appalto delle biblioteche fiorentine, per effetto delle condizioni di gara, “costerà” ai lavoratori una perdita di salario pari al 5%. A dichiararlo, l’esponente della Filcams Cgil Firenze Maurizio Magi: “L’avevamo detto – commenta – e purtroppo avevamo ragione, si decurtano le retribuzioni a parità di servizi”.
La fonte? Insospettabile: come riferisce la stessa Cgil, le stesse società che gestiranno l’appalto chiariscono che, per effetto delle condizioni di gara, le retribuzioni dei lavoratori, a parità di servizi, dovranno subire una decurtazione del 5%.
Una riprova, come afferma Magi, che gare predisposte al massimo ribasso, senza clausola sociale e senza indicazione del contratto collettivo nazionale di riferimento “scaricano solo sui lavoratori le necessità delle stazioni appaltanti di ridurre le risorse investite”
Un punto che trova il sindacato in allerta. “Dovremo – sottolinea Magi – di fronte a questo vero e proprio ricatto, individuare le soluzioni praticabili per ridurre al massimo i danni per i lavoratori coinvolti. Il tema della qualità e della sostenibilità sociale dell’appalto – conclude – è un tema centrale ormai ineludibile che sfida la capacità di governo delle future Amministrazioni”.