Firenze – Parafrasando il grandissimo Jannacci potremmo dire “anche a noi? ..no a voi no” , a proposito delle categorie escluse dall’aumento di 80 euro in busta paga. Mi rattrista, anzitutto l’esclusione delle partite iva, frustrante per molti giovani.. che si sono adattati al lavoro autonomo perché il posto fisso era un miraggio (e ora al danno uniscono la beffa) Meritava premiare il “coraggio” di coloro che, senza aspettare redditi minimi o di cittadinanza, si sono dati da fare..
Poi,a proposito di frustrazioni c’è anche quella dei pensionati a basso reddito. Il provvedimento degli 80 euro vuole alleviare i problemi dei redditi bassi, perciò speravano di esservi inclusi. Non c’erano soldi sufficienti? Ebbene si potevano ridurre gli 80 a 70 o a 60 euro ma allargare la platea almeno per le pensioni più esigue.
Diciamolo pure..in questo periodo gli anziani non “vanno di moda”.. Le statistiche riferiscono dell’allungamento della speranza di vita ma questi dati ,spesso, non sono commentati come una buona notizia bensì come un “problema”, a causa dei maggiori costi dei servizi sociali .
Tutto ciò crea preoccupazione nell’anziano, nel pensionato che sente parlare di possibili mazzate sul sostegno sociale(pensiamo alle voci sui tagli alla reversibilità e agli assegni di accompagnamento). Impauriti, noi pensionati finiamo per limitare al massimo le spese ,tagliamo i consumi non strettamente necessario e cerchiamo di risparmiare…accade allora che i (magri) risparmi vengono ribattezzati nel gergo politico “rendite finanziarie” e ,se ne auspica una pesante tassazione senza chiedersi se si tratti del frutto delle rinunce delle umili formiche che temono l’inverno (mentre le allegre cicale i loro capitali sanno bene come investirli…)
Ultima considerazione: quando dico perché i pensionati no? , ho sentito, dai giustificazionisti di sempre, risposte di questo tipo: “ perché sono troppi (replica mia: e allora? scusate il disturbo ma quando versavamo i contributi non eravamo ..troppi ). Un altro mi ha detto “qualcuno deve pure restare fuori “ (ah ,ecco proprio i pensionati a basso reddito?) un terzo mi ha spiegato che il governo non poteva fare di più perché per anni abbiamo vissuto al di sopra delle nostra possibilità (anche qui… sono i pensionati al minimo che hanno vissuto al di sopra delle possibilità del Paese?).. Insomma nessuna risposta mi convince e mi sento rimbombare negli orecchi il fatidico “perché no” della celebre “vengo anch’io”
Gabriele Parenti referente Welfare delle Acli Toscane – esponente della Federazione Anziani e Pensionati (FAP ACLI)