Venerdì 21 marzo

Teatro Bucci di San Giovanni Valdarno (Corso Italia 3, ore 21.30)
Oregon
per il 23° Valdarno Jazz Winter Festival

È un appuntamento atteso, quello che si terrà venerdì 21 marzo al Teatro Bucci di San Giovanni Valdarno (Corso Italia 3, ore 21.30): è il concerto degli Oregon, quartetto di musica jazz – e non solo – tra i più longevi del pianeta, formato da Ralph Towner alla chitarra, Paul McCandless al sax, Glen Moore al contrabbasso e al piano, Mark Walker alle percussioni. Divenuta una vera ‘cult-band’, fra le prime ad aver mischiato sonorità occidentali ed orientali, creando per tale via un sound realmente unico, con il loro ultimo CD ‘Family tree’ gli Oregon festeggiano i 42 anni di attività con un lavoro dedicato alla più ampia famiglia di musicisti, operatori, produttori che li hanno sostenuti ed incoraggiati nel far crescere un proprio linguaggio musicale. Un lavoro che ha i colori del Mediterraneo e dell'Europa, un emozionante viaggio nel loro mondo musicale.  Ad oltre 40 anni dall'inizio dell'attività, gli Oregon suonano regolarmente nei maggiori club e festival jazz (da Montreux a Newport), ma portano il loro stile speciale anche ai pubblici delle celebri sale da concerto classiche (dalla Carnegie Hall alla Philharmonie di Berlino). Il nucleo degli Oregon è stato creato nel 1960 da Towner e Moore, negli anni 70 la formazione del quartetto comprendeva Collin Walcott al sitar e alla tabla, e l'oboista McCandless: si impongono all'attenzione per la loro unica sintesi di strumentazione classica europea, tessitura jazz americana, influenze etniche dal mondo. Scomparso Collin Walcott gli Oregon si sciolsero per ricostituirsi nel 1987 per registrare Ecotopia (l'ultimo album con la ECM) con un nuovo percussionista, Trilok Gurtu, che rimase fino al 1993 per essere poi sostituito da Mark Walker, col quale gli Oregon cominciarono a suonare un jazz più convenzionale a partire dall'album Northwest Passage del 1996.  Nel 2001 il gruppo si recò a Mosca per registrare con la Moscow Tchaikovsky Orchestra. L'album ebbe quattro nomine al Grammy Award. Seguirono, poi, altri dischi Live at Yoshi's (2002), Prime (2005), The Glide (1 track, solo per Itunes) (2005), Vanguard Visionaries (2007), 1000 Kilometers (2007) e In Stride (2010).

Tender Club – via Alamanni, 4 – Firenze
Easy Cure ore 23

Dedicato a chi li ha amati, ha chi li ha visti, a chi ne aveva perso le tracce. I Cure sono stati tra i gruppi simbolo della new wave 80. E per una sera le loro canzoni tornano ad imperversare con gli Easy Cure, band fiorentina ad immagine e somiglianza di Robert Smith. La decisione di far nascere una cover band è sempre dettata dalla passione. Gli Easy Cure sono andati ben oltre: sono diventati la tribute band italiana ufficiale dei Cure, sono stati inviatati agli MTV Icon a Londra nel 2004, hanno incontrato e si sono confrontati con il loro idolo, Robert Smith. Dal vivo spaziano a piacimento dai primissimi album post punk/new wave, attraverso atmosfere dark, fino ad arrivare all'anima pop degli ultimi lavori. La festa 80 continua anche dopo il live con i dischi di Fritz Orlowski & Mr Belvedere Dj.

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