Nardella inaugura il comitato elettorale, ma si parla dello “scontro” con gli ambulanti

Non poteva essere altrimenti: ieri sera, all'inaugurazione del suo comitato elettorale in piazza Ravenna, il vicesindaco Dario Nardella non ha potuto esimersi dal commentare, sollecitato dalle domande, ciò che era accaduto ieri pomeriggio in Palazzo Vecchio; vale a dire, la disputa accesa che ha visto un gruppo di ambulanti di San Lorenzo affrontare animosamente il vicesindaco proprio nei corridoi antistanti il suo ufficio. Nardella ha rassicurato: “Va tutto bene, a parte qualche facinoroso che si agita”. Ha affermato che sono stati usati metodi inaccettabili da parte degli ambulanti e che con le aggressioni e le intimidazioni non si ottiene niente. Ha parlato di minacce rivolte a lui e di testimoni pronti a confermare la sua versione ai vigili urbani che hanno fatto rapporto. “Abbiamo la soluzione in tasca – ha continuato il vicesindaco, riferendosi al problema dello spostamento degli ambulanti, che ha creato seri disagi economici per loro e per le famiglie – ma adesso abbiamo bloccato tutto. C’è un limite che non si può oltrepassare, che è quello della prepotenza, dell’arroganza, dell’intimidazione”.
Alcuni esercenti hanno osservato che se avesse avuto la soluzione in tasca, avrebbe dovuto proporla prima che si arrivasse all’esasperazione.
Nardella ha detto anche di non ricordare le parole che gli ambulanti hanno usato contro di lui ma ha ribadito che se non ci sarà un cambiamento nei modi, non si affaccerà la prospettiva di un dialogo.

Intanto la folla, numerosa, si è riversata dai marciapiedi  sulla strada, rallentando le auto in processione. Sull’isola di traffico di fronte alla sede, subito le interviste e la diretta TV.
La sede – di circa 200 mq e già usata da Renzi cinque anni fa- è stata allestita in fretta e furia all’ultimo momento: un ampio vano ai cui capi si aprono una piccola sala riunioni e l’ufficio del vicesindaco dietro un'ampia liscia vetrata. Insomma, un vero e proprio passaggio di testimone, anche fisico, fra Dario Nardella, concorrente "vincente" alle primarie di domenica, e Matteo Renzi, cinque anni fa concorrente anche lui, ma con molti più dubbi sulla sua effettiva vittoria. 

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